Un curioso e macabro incidente ha visto protagonista un branco di scimmie cappuccino il 9 aprile 2019. Dalle cime degli alberi si sono udite fortissime urla che preannunciavano la caduta di un cucciolo di soli 10 giorni. Poco dopo, alcuni parenti del neonato si sono riuniti per consumare il cadavere, il tutto sotto gli occhi degli scienziati.
Per oltre 37 anni i ricercatori hanno osservato questa particolare popolazione di scimmie dalla faccia bianca, documentandone la vita nel Parco Nazionale di Santa Rosa in Costa Rica. In tutti questi anni, gli scienziati non avevano mai registrato un caso di cannibalismo tra le scimmie prima di quel giorno. Il team ha descritto il macabro incidente in un nuovo rapporto, pubblicato il 16 ottobre sulla rivista Ecology and Evolution.
Mentre osservavano un piccolo gruppo di scimmie, gli scienziati hanno sentito forti richiami vocali provenienti dalla cima di un albero vicino. Una scimmia di 10 giorni, conosciuta come CT-19, è caduta a terra, e la madre, chiamata CT, si è arrampicata per raccogliere il neonato. Per due volte CT ha cercato di riportare il cucciolo sulle cime degli alberi, ma il piccolo è caduto entrambe le volte e non è più riuscito ad aggrapparsi alla madre. La scimmietta è rimasta immobile per diversi minuti e ben presto altre scimmie si sono radunate per controllare il cadavere.
Successivamente, le cose hanno preso una piega tanto drammatica quanto inaspettata. Un maschio di 2 anni si è avvicinato alla scena e ha iniziato a mordicchiare il piede della scimmia morta. Gli studiosi spiegano che, sebbene la madre non abbia tentato di recuperare il cadavere, è rimasta vicina e vigile. Una femmina alfa di 23 anni ha poi allontanato il corpicino dal giovane maschio e ha a sua volta iniziato a mangiarlo; dopo mezz’ora, la femmina aveva consumato l’intera metà inferiore dello sfortunato cucciolo.
Gli scienziati sostengono che, prima della morte di questo giovane esemplare, soltanto otto casi di cannibalismo erano stati osservati nei primati dell’America centrale e meridionale. Tra i primati, in generale, i rari casi di cannibalismo tendono a coincidere con l’infanticidio commesso da adulti non imparentati. In altri casi, individui strettamente imparentati possono mangiare un neonato dopo la sua morte naturale.
Ph. credits: Foto di Domenic Hoffmann da Pixabay
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