L’industria dell’aviazione sta imparando la lezione di Elon Musk, che con la sua Tesla ha conquistato Wall Street. Il trasporto del futuro vuole essere libero dai combustibili fossili e non passerà molto tempo prima che una flotta di aeroplani elettrici solchi il cielo. Zenum Aero ha recentemente ricevuto ingenti somme da Boeing e JetBlue allo scopo di costruire aeroplani ibridi per voli a corto raggio.
Una soluzione economica e confortevole, in grado di ridurre considerevolmente l’emissione di gas, parliamo di un calo di circa l’80% o ancora più alto, tutto dipenderà da quanto verrà ottimizzata l’efficienza delle batterie. Scopriamo insieme questo nuovo progetto e in che modo potrà cambiare la vita di tutti noi.
“I tempi di percorrenza da porta a porta, per quanto riguarda la maggior parte dei viaggi, non sono migliorati rispetto a 50 anni fa – dichiara Ashish Kumar, numero uno di Zunum Aero – la propulsione ibrida può cambiare l’industria, permettendo a velivoli di media taglia di coprire rotte regionali con un costo e un’efficienza più ragionevole rispetto ai tradizionali voli di linea”.
Solo una scelta verde, ma anche una svolta che potrebbe ravvivare il mercato, offrendo nuovi servizi e contestualmente dando un taglio deciso ai costi. I lavori sono già in fase avanzata, gli aerei rappresentano il 2% dei gas globali stando a quanto fa sapere la Federal Aviation Administration, ma i numeri vanno interpretati perché in materia di riscaldamento globale questo valore sale al 5%.
Questo perché i velivoli liberano sostanza dell’atmosfera, le stesse che alimentano la cospirazione circa le scie chimiche, queste scie hanno un impatto sul clima. I costruttori di auto e altre industrie stanno adottando varie misure per ridurre le emissioni, lo stesso non si può dire del trasporto aereo che, stando alle quote attuali, sarebbe destinato a crescere del 300% entro il 2050.
Fondata tre anni fa a Washington, Zunum Aero intende rendere il mercato dei voli regionali fonte di grandi guadagni, abbinati alla piena sostenibilità ambientale, sottolineando come gli aeroporti regionali americani potrebbero rappresentare un network già presente e da sfruttare per tagliare i tempi di percorrenza.
Sono ben 13500 gli aeroporti sul territorio americano, ma il 97% del traffico aereo passa attraverso i 140 hub principali. Tutto pronto per la rivoluzione degli aeroplani elettrici? Non proprio, perché come fa notare Jeff Engler della Wrigh Electric, sono necessari supporti tecnologici adeguati allo scopo.
Serve uno studio attento per quanto riguarda l’approvvigionamento elettrico dei velivoli, per il momento infatti le batterie non sembrano garantire adeguata autonomia e costi accessibili. Questo percorso troverà pieno compimento solo tra qualche anno, ma intanto Boeing e JetBlue cercano di bruciare i tempi.
Fonte: seeker.com