L’agricoltura biologica è un qualcosa che i consumatori hanno iniziato a chiedere sempre con più insistenza. Quello che si vuole nello specifico sono degli alimenti più salutari in quanto meno contaminati da sostanze chimiche quali fertilizzanti o pesticidi. Ovviamente è un gran cosa, ma questa scelta porterebbe anche a una minor resa degli stessi campi agricoli. Se per esempio il Regno Unito decidesse di virare verso tale scelta, potrebbero nascere dei problemi.
Se da un lato migliorerebbe il raccolto che arriva alle famiglie, dall’altro si vedrebbe un aumento delle emissioni di gas serra. Non diretta dall’agricoltura, ma di tutte le importazioni che sarebbero necessarie per soddisfare la richiesta della popolazione. Passare al biologico, guardando la superficie utilizzabile oltremanica, non sarebbe sostenibile in quando non ci sarebbe abbastanza produzione per tutti. Per risolvere ci sarebbe bisogno di importare, e secondo uno studio recente questo farebbe comporterebbe più gas serra di quelli prodotti attualmente.
Agricoltura biologica e inquinamento
La dichiarazione di Guy Kirk, professore di sistemi del suolo all’Università di Cranfield: “Sebbene ci siano indubbi benefici ambientali locali per le pratiche di agricoltura biologica, tra cui lo stoccaggio del carbonio nel suolo, una ridotta esposizione ai pesticidi e una migliore biodiversità, dobbiamo metterli a confronto con i requisiti per una maggiore produzione altrove“.
Un altro aumento dei gas arriverebbe dal fatto che l’agricoltura biologica necessità di bestiame, per vari motivi. Ci sarebbe quindi aumento degli allevamenti di bovini e ovini rispetto ai suini o al pollame. Tradotto, altro gas serra, più metano.