Per molti, Alexa è vista come un altro membro della famiglia, tant’è vero che invece di consultare il meteo in televisione o chiedere informazioni ad un collega o al nostro vicino, viene molto più naturale cercare l’aiuto del nostro assistente vocale. Ma i possessori di questo tipo di dispositivi, già molto sensibili alla questione della privacy legata alla funzione di Alexa di “origliare” alcune nostre conversazioni, potrebbero essere interessati ad un recente parere divulgato da alcuni esperti, che raccomandano di tenere il dispositivo Amazon lontano dalle nostra camere da letto.
La dottoressa Hannah Fry ha affermato che l’assistente digitale dovrebbe essere trattato davvero come se fosse un ospite in casa nostra e tenuto fuori da aree private come la camera da letto e il bagno. Con una stima di due milioni di famiglie solo nel Regno Unito che possiedono un dispositivo Alexa, la dottoressa Fry, matematica ed esperta di algoritmi, afferma che c’è una sorta di linea di confine alla “confidenza” che possiamo dare ad Alexa e che non dovremmo darle la possibilità di invadere la nostra privacy.
La dottoressa Fry ha in proposito dichiarato: “Penso che ci siano alcuni spazi nella nostra casa, come la camera da letto e il bagno, che dovrebbero restare riservati. Questa tecnologia è attivata da un comando vocale, una parola che funge da attivatore per le sue funzioni, ma il dispositivo continua a registrare per un breve periodo dopo aver interrotto la sua attività. La gente non sembra essere troppo turbata da questo elemento e lo accetta, ma dovremmo tutti dedicare più tempo a pensare a quali siano le eventuali implicazioni“.
Dopo che la dottoressa Fry ha chiesto alle aziende di mettere a disposizione i dati raccolti sulla sua attività a contatto con Alexa, ha dichiarato di aver trovato delle registrazioni di alcune conversazioni intrattenute a casa sua. Secondo la Fry, chi utilizza strumenti di questo tipo, così come gli smartphone, non dovrebbe tenerli nella propria camera da letto, fermo restando che gli acquirenti dovrebbero essere sempre ben informati su queste funzionalità e diffidare da tecnologie del genere se offerte ad un prezzo troppo “competitivo”.
All’inizio di quest’anno, Amazon aveva già ammesso che il personale ha la possibilità di ascoltare le conversazioni dei clienti attraverso Alexa, difendendosi ritenendo che le registrazioni siano utili a migliorare la comprensione del linguaggio umano da parte del dispositivo Echo e ad affinarne la reattività. Molti utenti non sono consapevoli del fatto che dei soggetti terzi possano essere in ascolto dall’altra parte, ma la cosa non sembra aver scoraggiato il pubblico ad acquistare il proprio dispositivo Alexa.
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