News

Alghe tossiche nei laghi di tutto il mondo stanno destando notevoli preoccupazioni

La fioritura di alghe  tossiche nei laghi del mondo, è diventata più intensa negli ultimi 30 anni. Anche se alla base del problema sembra esserci il cambiamento del clima, questo potrebbe non essere l’unico responsabile di queste fioriture anomale, che sta rendendo sempre più difficile il recupero dei laghi. Uno studio dei ricercatori dell’Università di Stanford e dalla NASA, ha fatto ricorso ai dati del satellite Landsat 5, che ha orbitato intorno alla Terra per quasi 30 anni, fino a quando è stato ritirato nel 2013.

Il satellite ha fotografato la superficie terrestre, per garantire il monitoraggio continuo. Ma, dopo il suo ritiro, i ricercatori hanno dovuto ricorrere ad un algoritmo informatico, preso in prestito da Google Earth Engine, per identificare le fioriture di alghe nei laghi. Complessivamente, hanno osservato 71 grandi laghi situati in 33 paesi in sei continenti, e hanno scoperto che nel 68% dei laghi, l’intensità delle fioriture peggiorava nel periodo estivo. A destare le preoccupazioni degli scienziati, è stata soprattutto un tipo di alga tossica chiamata blu-verde, particolarmente pericolosa per la fauna selvatica, gli animali domestici e le persone.

Anche se è indubbio che ci sia un legame tra la fioritura di alghe tossiche e i cambiamenti climatici, i fattori scatenanti possono essere influenzati dalle precipitazioni e dall’uso di fertilizzanti nelle vicinanze dei laghi. Una particolarità del fenomeno, resta comunque, che solo i laghi più freddi sono riusciti ad evitare questo fenomeno. Resta il fatto che, il tentativo di gestire queste fioriture, sarà un incubo sia per gli scienziati che per i governi di tutto il mondo.

 

Una strategia per le risorse idriche per far fronte ai cambiamenti climatici

Solo negli Stati Uniti, il problema della fioritura di alghe tossiche, ha un costo di 4 miliardi di dollari all’anno. Questo arreca notevoli danni all’acqua potabile, all’agricoltura e all’industria del turismo nell’area di un grande lago. Si sono avuti già gravi incidenti alle persone per le alghe blu-verdi quest’estate.

Uno dei punti chiave dello studio, spiega Anna Michalak, dell’Università di Cambridge, è che, questa scoperta mostra quanto sia importante identificare i fattori che rendono alcuni laghi più sensibili ai cambiamenti climatici. E aggiunge: “Dobbiamo sviluppare strategie di gestione delle risorse idriche che riflettano meglio i modi in cui le condizioni idrologiche locali sono influenzate dal cambiamento climatico”.

Paola Tammaro

Recent Posts

Stress e cervello: individuato un circuito che non regola la risposta

La capacità di affrontare lo stress varia enormemente da persona a persona, e ora un team di neuroscienziati ha identificato…

4 Gennaio 2025

Apple: quest’anno arriverà l’Homepod con display integrato?

Avete bene in mente il prodotto di Amazon con altoparlante e display, entrambi raccolti in un'unica soluzione? ebbene Apple potrebbe proporre un dispositivo molto…

4 Gennaio 2025

Situs inversus: quando gli organi si trovano sul lato opposto

Il corpo umano è progettato con una disposizione specifica degli organi, una caratteristica che ci accomuna tutti. Tuttavia, alcune persone…

4 Gennaio 2025

Alzheimer: un nuovo studio mostra novità

Uno dei problemi dietro al morbo di Alzheimer, dal punto di vista della ricerca medica, è capire come nasce, come…

4 Gennaio 2025

Perché la carne contiene più proteine ​​delle verdure: una prospettiva biologica e nutrizionale

La carne è costituita principalmente da tessuti muscolari animali, che sono ricchi di proteine strutturali come actina e miosina. Questi…

3 Gennaio 2025

Gli scienziati invertono il diabete di tipo 1 riprogrammando cellule adipose

In un risultato che potrebbe rivoluzionare la medicina, un team di scienziati ha invertito per la prima volta il diabete…

3 Gennaio 2025