Ogni volta che si parla delle emissioni, dei gas serra, si punta il dito contro gli allevamenti intensivi, soprattutto quelli di bovini. Queste accuse sono effettivamente fondate, ma un nuovo rapporto speciale dell’IPCC, Climate Change and Land, è l’alimentazione umana a 360° che influisce pesantemente sul clima globale. Secondo il rapporto pubblicato pochi giorni fa, l’insieme dell’agricoltura, produzione alimentare, disboscamento e deforestazione a fini alimentare sono la causa di un terzo delle emissioni mondiali di gas serra.
Non si parla solo dei danni, ma prevalentemente di come invertire questo trend. C’è un progetto in atto e al centro di questo c’è l’agricoltura sostenibile e questo perché sia le piante che il suolo garantiscono l’immagazzinamento del carbonio. È fattibile, ma sarà un processo lungo e faticoso. Come esempio sono stati presi due marchi vegani i quali hanno pubblicato i propri dati sulle impronte ambientali dei loro finti hamburger.
Agricoltura sostenibile e alimentazione
Secondo Impossibile Food, i suoi hamburger fatti senza carne sono stati prodotti con l‘87% in meno di acqua, il 96% in meno di terra e producendo l‘89% in meno di emissioni di gas serra rispetto ad un hamburger di carne bovina; a concludere il cerchio c’è una riduzione del 92% degli inquinanti nei corsi d’acqua limitrofi ai campi. Allo stesso modo, Beyond Meat ha presentato questi numeri, rispettivamente 99%, 93% e il 90% e a questo va aggiunto un uso dimezzato dell’energia rispetto proprio alla creazione di hamburger vero.
Sembra sempre più ovvio che il futuro dell’alimentazione umana strizza l’occhio a questo genere di alimenti, sempre se vogliamo continuare a vivere su questo pianeta; una delle alternative è la consumazione di insetti.