Al contrario di quanti credono il miele è molto simile allo zucchero. Rispetto ai più tradizionali dei dolcificanti è ricco di sostanze utili al nostro organismo: vitamine, sali minerali ed antibiotici naturali. Considerando le piccole dosi di miele consumate bisogna comunque considerare che l’apporto effettivo di tali micro e oligoelementi è decisamente basso. Il miele ha un potere dolcificante che va a seconda della sua composizione. Questo perché non tutti i mieli sono uguali.
Poichè fruttosio, glucosio e saccarosio hanno un potere dolcificante diverso tra loro, la risultate del rapporto tra la loro quantità e quest’ultimo parametro determinerà il potere dolcificante del miele in oggetto. A questo inoltre bisogna aggiungere il fatto che il miele contiene il 20% di acqua mentre il saccarosio è quasi del tutto asciutto. Attribuendo al saccarosio un potere dolcificante pari a “1”, il miele oscilla da 0,7-0,8 a 1,1.
Miele vs zucchero, qual è il più salutare?
Inoltre il miele ha un contenuto calorico più basso in quanto abbiamo detto prima contiene acqua. Nonostante ciò un cucchiaino di miele fornisce più calorie e carboidrati rispetto ad un cucchiaino di zucchero, a causa del maggior peso specifico. Il miele, specie se non cristallizzato, è inoltre più difficile da dosare. Quindi le differenze tra questi due dolcificanti è davvero molto sottile: in virtù del suo contenuto vitaminico e minerale è sicuramente un alimento migliore dello zucchero anche se molte volte gli vengono attribuite proprietà che non possiede.
Per chi soffre di diabete sostituire lo zucchero con il miele può essere un vantaggio, ma soltanto a quantità pari consumate. L’errata convinzione che il miele sia un alimento “benefico” può condurre il diabetico a consumarne dosi eccessive, mettendo a rischio la propria salute esattamente come farebbe consumando dosi eccessive di zucchero. Un ulteriore fattore a cui prestare attenzione è la qualità del miele, visto che il più delle volte viene alterato dai processi industriali. Per questo motivo si consiglia di evitare mieli extracomunitari, specie se commercializzati a basso prezzo da ditte semisconosciute.
Il miele è anche stato studiato per le sue ipotetiche capacità di alleviare le reazioni allergiche. In uno studio del 2006 si è concluso che il polline raccolto dalle api esercita un effetto antiallergico per l’inibizione del legame immunoglobulina sui mastociti. Tuttavia, ricordiamo che anche il polline ed il miele possono dare luogo a reazioni allergiche di notevole entità, limitandone l’applicazione su certi soggetti ipersensibili. Infine, secondo quanto citato nello studio del 2010 pare che il miele sia correlato ad un effetto calmante sulla tosse e sul mal di gola. In definitiva, il miele è un alimento dalle numerose proprietà benefiche e sarebbe auspicabile che sostituisse lo zucchero da tavola nel consumo quotidiano.
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