Coltivare il buonumore comincia a tavola. Sempre più ricerche scientifiche lo confermano: una dieta equilibrata aiuta la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore che regola emozioni, appetito, sonno e perfino la percezione del dolore. Spesso chiamata “ormone della felicità”, la serotonina viene prodotta principalmente nell’intestino, a partire da un amminoacido essenziale: il triptofano, che il nostro corpo non può sintetizzare da solo e che deve essere assunto con gli alimenti.
Sei alimenti amici del buonumore
Una corretta alimentazione può supportare la produzione naturale di serotonina. Ecco sei cibi da non far mai mancare nel piatto, soprattutto nei momenti in cui il tono dell’umore si abbassa.
Uova: nutrienti completi
Ricche di proteine ad alto valore biologico e di vitamine del gruppo B, le uova sono un’ottima fonte di triptofano. Inserirle in una dieta bilanciata aiuta il metabolismo e la sintesi dei neurotrasmettitori.
Salmone: benessere in omega-3
Il salmone apporta proteine, triptofano e acidi grassi essenziali come gli omega-3, fondamentali per il buon funzionamento cerebrale e la prevenzione di stati depressivi.
Tofu: equilibrio vegetale
Alternativa vegetale alla carne, il tofu è ricco di proteine e fitoestrogeni, sostanze che supportano l’equilibrio ormonale e quindi anche l’umore. È ideale per vegetariani e vegani.
Noci: energia e magnesio
Snack pratico e sano, le noci forniscono magnesio, grassi buoni e triptofano. Ottime come spezzafame, aiutano a contrastare stress e stanchezza mentale.
Tacchino: proteine leggere
Tra le carni bianche più salutari, il tacchino contiene triptofano, zinco e ferro. È utile per migliorare la qualità del sonno e contrastare irritabilità e affaticamento.
Ananas: digestione e leggerezza
Frutto ricco di bromelina, fibra e vitamina C, l’ananas favorisce la digestione e il rilascio di serotonina. Un aiuto naturale contro ansia e stress.
La dieta della felicità: cosa aggiungere
Oltre a questi sei “campioni del buonumore”, anche altri alimenti meritano un posto a tavola: legumi, spinaci, formaggi magri, cioccolato fondente, cereali integrali e semi oleosi sono ottime fonti di triptofano o nutrienti che ne facilitano l’assorbimento. Meglio ancora se consumati insieme a carboidrati complessi, che favoriscono il passaggio del triptofano al cervello.
Cosa evitare per non ostacolare la serotonina
Zuccheri raffinati, alcol e cibi ricchi di grassi saturi possono inibire la produzione di serotonina e compromettere il benessere mentale. L’equilibrio resta la parola chiave: la felicità non si compra, ma si può cucinare, un pasto alla volta.
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