Il tempo è pazzo ormai. E non solo perchè siamo a marzo, mese particolarmente strambo per quanto concerne il meteo. Ma è una situazione che ormai caratterizza tutto l’anno. Calore, neve, ghiaccio. Tutto si alterna. Ed è colpa dei cambiamenti climatici in atto.
Peggio del pericolo stesso, è ritenere che il cambiamento climatico non sia una minaccia. Quando in realtà è già arrivato. È un pericolo presente. Come ha detto qualcuno, siamo come rane nell’acqua riscaldata e, peggio ancora, sembra troppo tardi per fare qualcosa al riguardo
“Potresti sperare di invertire il cambiamento climatico, ma non puoi“, scrive David Wallace-Wells nel suo nuovo libro The Uninhabitable Earth: a history of future. Il signor Wallace-Wells è vicedirettore della rivista New York e il suo libro risulta essere l’articolo più letto della storia della loro pubblicazione.
Fornisce dettagli sulla migliore ricerca scientifica sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale e sull’aumento dell’inquinamento.
Purtroppo, nonostante tutte le buone intenzioni espresse negli accordi internazionali, le emissioni, l’inquinamento e il riscaldamento stanno ancora salendo, spesso in modo esponenziale. I gruppi di interessati amano discutere sulle cause precise dei cambiamenti climatici.
Più importante per tutti noi è semplicemente riconoscere che sta accadendo, in modo che possiamo cercare di trovare misure protettive. È stato appena confermato che il mese scorso, febbraio 2019, è stato il febbraio più caldo del Regno Unito in questo secolo. In termini statistici era “un evento meteorologico estremo” che cambia sensibilmente rispetto al normale in questo periodo dell’anno.
Cambiamenti climatici, è già troppo tardi?
Gli eventi meteorologici estremi, caldi e freddi, umidi e secchi, stanno diventando sempre più frequenti in tutto il mondo. Al punto che si aspettavano che accadessero è diventato il “la nuova normalità“. Significa più inondazioni, più incendi boschivi, tempeste più violente, più siccità.
Non ci sono molti dubbi sul fatto che le cause di questi aumenti siano provocate dall’uomo. In particolare, le emissioni di gas serra prodotte dalla produzione di energia portano a temperature più elevate, a fenomeni meteorologici rotti e all’innalzamento del livello del mare.
Il presidente Trump potrebbe ancora rabbrividire nel suo cappotto a Washington DC, ma non significa che la calotta non si sta sciogliendo. Dodici anni dopo che l’ex vicepresidente Al Gore ha prodotto il suo documentario premio Oscar Una verità scomoda, le cose non sono migliorate.
La questione dei cambiamenti climatici, insomma, viene ancora trattata come una priorità bassa. Malgrado i vari disastri in atto.