News

Allo studio microsupercondensatori estensibili per dispositivi indossabili

Secondo un team internazionale di ricercatori, guidato da Huanyu “Larry” Cheng, docente di Career Development presso il Dipartimento di Scienza e meccanica dell’ingegneria del Penn State, potrebbe essere possibile realizzare dei microsupercondensatori estensibili in grado di raccogliere energia dalla respirazione umana e dal movimento per l’utilizzo in dispositivi sanitari indossabili. Il team di ricerca, che comprende membri della Penn State University, della Minjiang University e della Nanjing University, entrambe in Cina, ha recentemente pubblicato i suoi risultati sulla rivista Nano Energy.

 

Il futuro dei dispositivi indossabili sta nei microsupercondensatori

Secondo il professor Cheng, le versioni attuali delle batterie e dei supercondensatori che alimentano i dispositivi sanitari e diagnostici indossabili ed estensibili hanno molti difetti, tra cui la bassa densità di energia e la limitata estensibilità. Il professor Cheng spiega che si tratta di qualcosa di molto diverso da quello su cui il team aveva lavorato in precedenza, ma è una parte vitale del progetto, e aggiunge che il team tende a concentrarsi sullo sviluppo dei sensori nei dispositivi indossabili. Lo studioso precisa che, mentre il team lavora sui sensori di gas e su altri dispositivi indossabili, deve sempre aver cura di combinare questi dispositivi con una batteria per garantirne l’alimentazione. L’uso di microsupercondensatori consentirebbe di autoalimentare il sensore senza bisogno di una batteria.

I microsupercondensatori hanno un ingombro ridotto, un’elevata densità di potenza e la capacità di effettuare cicli di carica e scarica rapidamente. Tuttavia, secondo Cheng, se fabbricati per dispositivi indossabili, i microsupercondensatori convenzionali possiedono una geometria impilata “a sandwich” che mostra una scarsa flessibilità, una distanza di diffusione degli ioni lunga e un complesso processo di integrazione. Questo ha portato gli scienziati a studiare architetture di dispositivi e processi di integrazione alternativi per incentivare l’uso dei microsupercondensatori nei dispositivi indossabili. I ricercatori hanno scoperto che la disposizione delle celle dei microsupercondensatori in una disposizione a serpentina permette alla configurazione di allungarsi e piegarsi, riducendo al contempo la deformazione dei microsupercondensatori.

Ph. credits: Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

Gloria Fiorani

Recent Posts

Scoperta una nuova forma di vita nella zona critica della Terra: i microbi CSP1-3

Una scoperta rivoluzionaria ha portato alla luce una nuova forma di vita nella cosiddetta zona critica della Terra: un phylum…

25 Aprile 2025

Amazon: nuove offerte del fine settimana

Nuovo fine settimana, nuove offerte Amazon. Il noto e-commerce non manca all'appuntamento delle promozioni e lancia una marea di sconti…

25 Aprile 2025

iPhone 17: svelato in anteprima il design dell’intera gamma

Nonostante manchi ancora un bel po' di tempo al lancio dei nuovi iPhone 17, sul web stanno fioccando le notizie…

24 Aprile 2025

Social commerce e social selling: come costruire un flusso di vendita vincente

I social sono utilissimi per farsi conoscere, ma si sa bene che hanno tante altre potenzialità che si possono sfruttare.…

24 Aprile 2025

Come l’Intelligenza Artificiale Rivela le Vere Motivazioni Dietro l’Esercizio Fisico

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto passi da gigante in settori come la medicina, la finanza e la…

24 Aprile 2025

Razza: realtà biologica o invenzione umana? Cosa dice davvero la scienza

Per secoli si è creduto che l’umanità fosse suddivisibile in razze, ciascuna con caratteristiche fisiche e intellettuali specifiche. Ancora oggi,…

24 Aprile 2025