Lo scorso mercoledì Amazon ha annunciato la sua intenzione di acquistare gli MGM Studios, gli storici studi televisivi della Metro Goldwyn Mayer. La nota piattaforma di e-commerce acquisterà la MGM ed il suo ruggente leone per ben 8,45 miliardi di dollari. Un operazione senza precedenti per il settore dell’intrattenimento di Amazon, che di certo punta vedrà crescere il suo comparto streaming.
Tra le intenzioni della compagnia di Bezos vi è sicuramente l’idea di usufruire dell’enorme catalogo di circa 4.000 film e 17.000 programmi TV della storica MGM, aumentando così in modo imponente il bacino degli Amazon Studios e di Prime Video.
Come ha infatti affermato il vicepresidente senior di Prime Video e Amazon Studios, Mike Hopkins “il vero valore finanziario dietro questo accordo è il tesoro dell’IP nel vasto catalogo che abbiamo intenzione di reimmaginare e sviluppare insieme al talentuoso team di MGM”.
Con questa acquisizione dunque, Prime Video punta a diventare decisamente competitivo nell’affollato mercato delle piattaforme streaming. Una volontà che era già apparsa chiara dato che l’azienda di Jeff Bezos è da tempo disposta a fare grandi investimenti sui contenuti video come strategia per sostenere gli abbonamenti Prime, che ora superano i 200 milioni a livello globale. Lo stesso Bezos ha infatti dichiarato che tali investimenti attraggono più abbonati a Prime, che a loro volta tendono a spendere di più sul sito.
Sempre la scorsa settimana, la società ha affermato di aver inviato Jeff Blackburn, in precedenza uno dei principali luogotenenti di Bezos, ad Hollywood, per supervisionare una nuova divisione Global Media & Entertainment. L’intento è quello di riunire tutte le offerte di intrattenimento dell’azienda, tra cui Prime Video, Amazon Studios, Amazon Music, Amazon Games e Twitch, sotto un’unica voce,
Nel frattempo, l’acquisto della MGM renderà la TV e la cineteca di Prime Video ancora più ricche e varie. Lo storico studio di Hollywood possiede ad esempio il catalogo di James Bond e ha realizzato diversi programmi di successo come “The Handmaid’s Tale” e “Fargo”.
Era da tempo che la Metro Goldwyn Mayer era in cerca di un acquirente. Dopo la bancarotta del 2010 infatti, lo studio è diventato una società privata tra i cui proprietari vi sono Anchorage Capital, Highland Capital Partners, Davidson, Kempner Capital Management, Solus Alternative Asset Management e Owl Creek Investments, i quali hanno fornito i fondi per salvare l’azienda diventandone proprietari.
Ph. Credit: Logo Amazon: Amazon.com, Inc. – Pubblico dominio; Logo MGM: Pagina Facebook MGM
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