Amazon, con effetto immediato, ha disposto una clausola di rifiuto riguardo le spedizioni di powerbank e batterie a litio nelle isole della penisola italiana, a causa delle nuove disposizioni interne in materia di sostanze infiammabili ovvero pressurizzate, esplosive e suscettibili di recare danno all’ambiente. Le nuove normative sulle spedizioni non prevederanno, quindi, l’invio di accumulatori elettro-chimici in molte zone d’Italia, soprattutto nelle isole, dove maggiore è il rischio sull’impatto ambientale di detti dispositivi anche in caso di smaltimento. Vediamo un pò di svelare l’arcano.
Amazon Italia: Powerbank e batterie al litio, bandita la vendita nelle isole d’Italia
La decisione di Amazon nei confronti di questa nuova limitazione non è stata presa affatto a cuor leggero, ma è frutto delle decisioni intraprese a causa delle nuove normative che vietano la vendita di dette specifiche categorie di prodotti, in zone ad alto rischio ambientale. A tal fine tutti gli articoli che contengono sostanze pericolose, o comunque classificate come corrosive e deleterie per l’ambiente circostante, sono a tutti gli effetti da ritenersi bandite da alcune zone, tra cui figurano:
Sardegna
Sicilia
Venezia
Ponza
Capraia
Isola d’Elba
Isola del Giglio
Monte Argentario
Isole Tremiti
Bacoli
Capri
Ischia
Procida
Come chiaramente si evince dalla precedente lista, trattasi principalmente di località costiere e balneari di rilievo. Luoghi entro cui il rischio ecologico amplifica la sua portata in relazione alla presenza di sostanze similari a quelle bandite dalle normative Amazon. Una decisione al momento interna, che potrebbe diffondersi a macchia d’olio, abbracciando anche gli store ed i marketplace più in voga della rete, che di certo potrebbero mobilitarsi a favore della causa. La decisione è causa diretta delle imposizioni legislative volute dall’Organizzazione Mondiale dell’aviazione civile che formalizzerà le disposizioni a partire dalla giornata di domani (1 Aprile 2016).
La norma non riguarda, tuttavia, le batterie facenti parte di altri dispositivi come smartphone ma prese singolarmente in quanto tali. Gli standard (test UB38.3 T1-T8) prevedono batteria con carica residua non superiore al 30% in cargo, diversa invece la situazione per le stive dove vige il divieto assoluto di trasporto. Amazon non si è pronunciata in merito alle modalità di spedizione, visto che riguardano in tal caso unicamente il trasporto aereo. Ad ogni modo non crediamo che sia questo l’unico mezzo adoperato per la spedizione degli oggetti e per tale ragione la disposizione potrebbe solo essere temporanea.
Una misura che, almeno per gli utenti che risiedono attivamente in dette zone, risulta piuttosto limitante da un lato in modo diretto, ed in modo indiretto per Amazon che, per questo, potrebbe perdere potenziali clienti ora fortemente attratti dal negozio fisico.
Voi cosa ne dite? Credete che la normativa acquisterà carattere ufficiale per tutti gli store online? Credete sia fattibile? Lasciateci pure i vostri commenti.