Per non chi lo sapesse alcuni pianeti del nostro sistema solare sono accompagnati da un anello di polvere spaziale, residui di meteoriti distrutti e altri oggetti cosmici che non si sono formati; giusto per chiarire, non si fa riferimento agli anelli come quelli di Saturno, ma altri. Questi anelli sono sostanzialmente grossi quanto l’orbita che il pianeta che li presenta fa intorno al Sole quindi si parla di milioni e milioni di chilometri di grandezza.
La Terra e Venere presentano questo tipo di formazione anche se non è visibile facilmente, ma un nuovo studio ha scoperto un altro pianeta che si può unire al club. Si tratta di Mercurio il quale presenta un anello di ben 15 milioni di chilometri ed è stato individuato quasi per caso mentre alcuni ricercatori stavano analizzando il Sole.
Altro che gli anelli di Saturno
Ecco la dichiarazione di Guilermo Stenborg, uno degli scienziati che ha fatto questa scoperta: “In genere si pensava che Mercurio, a differenza di Terra o Venere, fosse troppo piccolo e troppo vicino al Sole per catturare un anello di polvere. Ci si aspettava che il vento solare e le forze magnetiche del Sole avrebbero spazzato via la polvere in eccesso dall’orbita di Mercurio.”
Come detto non è facile vedere questa polvere e infatti per riuscirsi hanno usano delle immagini forniti dal satellite STEREO della NASA per poi osservare delle variazioni di luminosità. Grazie a questa metodologia hanno trovato una cambiamento di densità che andava dal 3 al 5%.
In merito alla natura di questa polvere, risulta ovvia attribuirla a resti di oggetti cosmici distrutti o mai formati. Se si vuole collocarlo temporalmente allora bisogna tornare indietro a 4,6 miliardi di anni e quindi tali frammenti potrebbero tornare utile per scoprire il passato del Sistema Solare.