La Brexit, per quanto sembri un qualcosa di meramente politico, influirà su molti aspetti. Dalla economia all’ambiente, dalle persone agli animali. Anche quest’ultimi potrebbero subire il contraccolpo di un evento del genere, più nello specifico riguarda i veterinari. Se per noi risulta semplice prendere i nostri amati animali domestici e portarli da un esperto, nel Regno Unito non lo è del tutto. Apparentemente da noi c’è una carenza di tale figura professionale, e in realtà di altre legate al settore sanitario, tanto che spesso fanno uso di professionisti esteri.
Come forse saprete, attualmente sembra che l’opzione più plausibile sembra un’uscita senza accordo, o comunque un uscita con un accordo che va a toccare pochissimi temi. Nonostante i mesi che ci sono stati, e quelli che verranno, toccare tutti i temi è stato impossibile. Nel momento in cui il Regno Unito uscirà dall’Europa allora ecco che le famiglie, oltre alle varie altre problematiche, dovranno fare i conti con la difficoltà di trovare un veterinario.
Animali domestici, veterinari e Brexit
Il problema non è recente, la Brexit lo sta solo aggravando. Da anni la British Veterinary Association ha cercato invano di reclutare esperti e di indirizzare giovani verso tale branca lavorativa, ma con poco successo. Se il cosiddetto No Deal arriverà, per gli attuali veterinari il lavoro potrebbe aumentare di oltre il 250%. Per qualche stacanovista questa potrebbe essere una buona notizia, ma in generale è una scenario pessimo per il settore e per i proprietari di animali domestici, oltre che alle fattorie.