Secondo sempre più ricercatori, gli animali specialmente a sangue caldo stanno sempre più cambiando la loro forma e fisionomia a causa della crisi climatica, per adattarsi sempre più alle elevate temperature. Ciò include ottenere becchi, zampe e orecchie più grandi per regolare al meglio la temperatura corporea.
Quando si tratta di temperature cosi elevate solitamente gli uccelli usano il becco per disperdere il calore corporeo, cosi come alcuni mammiferi usano le orecchie. Queste differenze stanno diventando sempre più evidenti man mano che la crisi climatica aumenta e il mondo si riscalda.
Se queste specie non riescono a regolare la loro temperatura corporea potrebbero anche morire. I becchi che non sono isolati dalle piume, sono un luogo notevole di scambio termico, cosi come orecchie, zampe e code nei mammiferi non ricoperte dal pelo. Lo studio ha affermato che queste differenze fisiologiche sono maggiormente presenti negli uccelli. Secondo l’autrice, questo cambiamento non significa che gli animali stanno accettando la crisi climatica, ma si stanno adattando per sopravvivere, ma non è chiaro se tutte le specie esistenti possano cambiare la loro fisionomia e sopravvivere.
Sebbene è difficile dire che la causa climatica sia l’unico punto per questo cambiamento, è ciò che lo studio evidenza come punto in comune tra regioni geografiche e diverse specie di animali. Gli esempi includono diverse specie di pappagalli australiani che hanno mostrato un aumento del 4-10% delle dimensioni del becco, correlato positivamente con la temperatura estiva ogni anno.
I ricercatori hanno anche riportato un aumento della lunghezza della coda nei topi di legno e un aumento delle dimensioni della coda e delle zampe nei toporagni mascherati. I pipistrelli nei climi caldi hanno una maggiore dimensione delle ali. Lo studio sostiene che questo cambiamento continui man mano che la crisi climatica avanzi. L’aumento delle temperature, come parte del cambiamento climatico, potrebbe selezionare appendici più grandi che facilitano un’efficiente dissipazione del calore attraverso le quali il calore corporeo potrebbe essere deleterio per i climi freddi.
È giusto riconoscere che oltre al nostro adattamento anche gli animali si devono adattare al cambiamento climatico e che questo purtroppo si stia verificando in un modo molto più veloce ed inaspettato. Non è chiaro se le alte temperature possano influenzare queste specie in altri modi, magari nel modo in cui si nutrono, ma questo sarà materia futura di ulteriori studi.
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay
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