Una scoperta recente è resa pubblica tramite un report di Nature è che sono stati trovati i resti di moltissimi organismi nelle acque di un lago in Antartide. Come da titolo, la particolarità di questo lago è che si trova a ben un chilometro di profondità. Questa scoperta è merito del progetto SALSA (Subglacial Antarctic Lakes Scientific Access) il quale si occupa proprio di esplorare queste realtà nascoste tramite una trivella larga addirittura 60 cm.
In ogni caso, questo lago nello specifico ha rilevato che una volta qualcosa lo abitava e la dimostrazione è stata aver trovato carcasse di tardigradi, alghe, diatomee e anche piccoli crostacei. Apparentemente la vita non stava fiorendo in presenza di ghiaccio infatti la datazione parla di un periodo che va dai 10.000 ai 120.000 anni fa. Un periodo così largo di tempo quando non si parla di milioni di anni è strano, ma è quello relativo ai periodi di riscaldamento. Una volta che le temperature sono crollate il ghiaccio ha preso a crescere soffocando l’ecosistema.
Il terzo lago dell’Antartide
Grazie al progetto SALSA, questo è il terzo lago del genere che viene esplorato e il suo nome è Lago Mercer. I radar hanno evidenziato che copre un’area di 62 chilometri quadrati e che si trova a 800 chilometri di distanza da quello che viene definito convenzionalmente Polo Sud.
Il fatto che non siano stati trovati organismi in vita non è di per sé il problema, ma il fatto di averne trovati dei resti indica altro. La speranza è che se ambienti così al limite un tempo abbiano comunque accolto la vita, anche se in altre condizioni, allora anche i laghi ghiacciati presenti su altri pianeti del nostro sistema solare abbiano potuto fare lo stesso.