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Scoperto un antenato del granchio a ferro di cavallo di 500 milioni di anni

In Canada alcuni scienziati hanno scoperto un gigantesco parente preistorico del granchio a ferro di cavallo di oltre 500 milioni di anni fa. Sembrerebbe essere una delle creature più grandi del suo tempo, superando altri granchi preistorici già scoperti. Le sue dimensioni sono davvero sbalorditive, in quanto è uno degli animali più grandi del periodo Cambriano mai trovati.

Questi animali erano geograficamente diffusi, occupando una varietà di nicchie ecologiche, dai raccoglitori bentonici agli alimentatori in sospensione e ai predatori apicali. Il Titanokorys aveva occhi sfaccettati, una bocca a forma di fetta di ananas, foderata di denti, un paio di artigli spinosi sotto la testa per catturare la preda e un corpo con una serie di lembi per nuotare.

 

Una creatura gigantesca parente del granchio a ferro di cavallo

Questi esemplari davvero enigmatici hanno sicuramente avuto un impatto davvero grande sugli ecosistemi dei fondali marini di quel periodo.  Gli scienziati sono ancora confusi sul perché di queste grandi dimensioni e delle forme cosi bizzarre del carpace, ma sicuramente la testa piatta del Titanokorys è stata progettata per aiutare la nutrizione sul fondo dell’oceano.

La grande scoperta è stata fatta circa 10 anni fa, permettendo agli scienziati di scoprire molti parenti più piccoli in quella zona. L’ampio carapace appiattito di Titanokorys gainesi suggerisce che questa specie si sia adattata alla vita vicino al fondo del mare. I fossili di Titanokorys sono stati trovati nel Marble Canyon, il sito di molte scoperte di fossili del Cambriano risalenti a 508 milioni di anni fa. Il Burgess Shale, dove è stata fatta la scoperta, è un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Uno dei fossili include il Cambroraster falcatus, così chiamato perché il suo carapace testa è simile nella forma al Millennium Falcon di Star Wars. È possibile che queste due specie si siano azzuffate sul fondo del mare in cerca di prede. Titanokorys e altri fossili raccolti da Burgess Shale saranno esposti in una nuova galleria al Royal Ontario Museum a partire da dicembre.

Foto di WikiImages da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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