All’interno dei nuovi iPhone 8, 8 Plus e iPhone X, Apple ha impiegato un processore davvero prestante sotto ogni aspetto chiamato Apple A11 Bionic. Oltre ad integrare un motore neurale, il chipset offre una CPU esa-core ed è stato realizzato tramite un processo produttivo a 10 nm di TSMC. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company è un’azienda specializzata nella realizzazione di processori e può essere considerata la diretta rivale di Samsung.
In base alle ultime indiscrezioni, Apple e TSMC starebbero lavorando alle prime fasi di sviluppo del nuovo processore Apple A12 che avrà il compito di muovere gli iPhone del prossimo anno. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company è il più grande fornitore di chip al mondo e conta nel suo portfolio circa 500 clienti. Tra le aziende più importanti è presente Apple che ormai ha una partnership che dura già da diversi anni.
Apple A12: Cupertino e TSMC partono con lo sviluppo del nuovo SoC top-end
In precedenza, infatti, il fornitore principale di SoC era Samsung ma l’azienda di Cupertino ha deciso di passare a TSMC per via della concorrenza. Anche se si troverebbe attualmente in una fase iniziale, il nuovo Apple A12 sarebbe in corso di sviluppo con l’ausilio della tecnologia a 7 nm. Questa permetterà sicuramente una minor dispendio di energia e un aumento delle performance sicuramente importante rispetto all’attuale A11 Bionic che già di per sé è un chip davvero performante.
La produzione del nuovo A12 dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2018. Ciò garantirebbe un notevole vantaggio rispetto alla rivale Samsung che prevede di realizzare il suo primo SoC a 7 nm verso la fine del 2018. Quest’ultimo, in particolare, dovrebbe muovere i futuri Galaxy S10. I piani di sviluppo di Apple e TSMC non si limitano, però, soltanto al prossimo anno.
Più nello specifico, sono stati investiti circa 16 miliardi di dollari per la realizzazione di una fabbrica industriale presso il Tainan Science Park nel sud della Taiwan che sarà dedicato esclusivamente alla progettazione di chipset a 3 nm. In base a quanto dichiarato dalle fonti, il complesso coprirebbe un’area di 50/80 ettari e sarà completamente operativa a partire dal 2022.