In una dichiarazione ufficiosa rilasciata tra sabato e domenica, il fornitore taiwanese per la produzione di componenti degli iPhone, Foxconn, sarebbe seriamente intenzionata ad effettuare un investimento di 7 miliardi di dollari in collaborazione con Apple per creare un impianto di produzione di display negli Stati Uniti d’America, appoggiato dal neo-presidente Donald Trump.
A riportare la notizia sono stati i giornalisti dell’Asian Review Nikkei, che hanno partecipato alla festa di fine anno della Foxconn. Le parole inerenti la partnership tra le due aziende sarebbero state pronunciate dallo stesso presidente della supply chain, Terry Gou. La nuova filiale statunitense rappresenta un importante investimento per gli Stati Uniti, che finirà con il generare tra i 30.000 e i 50.000 nuovi posti di lavoro.
Nuova sede di Foxconn in Pennsylvania
Con l’aumento sempre crescente della richiesta di display per i nuovi smartphone di Apple, l’introduzione di una produzione locale sarebbe la soluzione migliore rispetto all’importazione delle componenti dal mercato cinese. Il nuovo impianto, destinato a sorgere nel territorio della Pennsylvania, oltre a funzione di produzione dei display per iPhone, sarà anche adibito a fornire un appoggio allo stabilimento cinese.
Gou ha anche riferito che Smart Technologies, una filiale di Foxconn per i controlli dei pannelli LCD con sede in Canada, potrebbe migrare a sud del confine, in seguito all’imminente rinegoziazione del presidente degli Stati Uniti d’America del North American Free Trade Agreement.
Secondo i rapporti, l’aumento del protezionismo americano costituisce una conseguenza inevitabile della nuova amministrazione di Trump, e la mossa di Apple è solo la prima di tante manovre che saranno adempite nei prossimi quattro anni di mandato. In futuro gli americani arriveranno a pagare circa 500 dollari in più per smartphone prodotti negli USA, ma non è detto che questi funzioneranno meglio di un telefono da 300 dollari, afferma il presidente di Foxconn durante la festa annuale.
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Foxconn non abbandonerà il mercato cinese
Allo stesso tempo Gou rassicura che non saranno interrotti gli investimenti verso la Cina, considerato il più grande mercato del mondo. L’impianto di Foxconn a Zhengzhou produce circa 100 milioni di iPhone ogni anno, che aggiungendosi alla produzione in Taiwan e Hong Kong, rappresenta circa il 19% del fatturato globale di Apple nel quarto trimestre del 2016.
Secondo alcune persone vicine al magnate, l’aumento della tensione tra Stati Uniti d’America e Cina potrebbe beneficiare il presidente di Foxconn. La supply chain di Apple è nota per sfruttare diverse province e mettere i paesi l’uno contro l’altro per ottenere le condizioni di lavoro migliori, e questa nuova partnership potrebbe generare importanti profitti per Gou.
All’inizio della scorsa settimana, è stato riferito che Foxconn stesse progettando un nuovo impianto affianco al centro di ricerca e sviluppo di Apple nella città meridionale della Cina di Shenzhen. Tuttavia, sembra che gli investimenti del magnate si stiano spostando al di fuori del paese asiatico, anche se Gou assicura che non avverranno cambiamenti nell’approccio con la Cina.