Il design dell’iPhone 11 di Apple ha fatto sicuramente scalpore, ma non manca chi ha storto il naso di fronte ad alcune scelte estetiche nella scocca del futuro gioiello della casa statunitense. In particolare, ha fatto molto discutere l’alloggiamento del comparto fotografico posteriore, che va a formare una fastidiosa “gobba” sul retro del dispositivo; tuttavia, il design che di recente è stato diffuso da alcuni blogger non è ancora quello definitivo.
Quella “gobba” non convince affatto!
Cercando tra le immagini finora diffuse dell’iPhone 11, specialmente quelle che hanno mostrato questa peculiare e discussa caratteristica, il grafico Hasan Kaymak è riuscito a focalizzare l’attenzione degli appassionati Apple sul “rigonfiamento” della fotocamera anche per mostrare cosa c’è dietro una scelta di design del genere.
È ancora ben evidente la tacca del display nel futuro iPhone 11, sebbene la maggior parte dei produttori concorrenti si sia già orientata verso design senza cornice o display forati, come Galaxy S10. Ma l’elegante curvatura del vetro, le finiture cromate tanto care ai primi modelli di iPhone, potrebbero contribuire ad alleviare i timori dei fan riguardo un telefono che altrimenti sarebbe davvero “bizzarro“.
Apple dovrà stare attenta mentre la concorrenza si dà da fare
È interessante notare che Kaymak si è anche sforzato di mettere a punto la nuova “dark mode” incorporata in iOS 13 e sembra probabile che questa impostazione possa essere la preferita di molti dei futuri acquirenti. Dopotutto, non solo questa funzionalità contribuisce ad allungare la durata della batteria, ma rende l’iPhone 11 esteticamente molto più appetibile.
In realtà, iPhone 11 non sarà oggetto del lavoro di Apple in tempi brevi e probabilmente queste scelte di design continueranno a far discutere, ma c’è da considerare che Apple avrà a che fare con una concorrenza sempre più agguerrita, dal momento che i diretti competitors si stanno dedicando a progetti davvero interessanti; ma l’attenzione mediatica che Apple è riuscita a trascinare sul prototipo del suo prossimo smartphone dimostra che non tutti i mali vengono per nuocere.