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Artico senza ghiaccio estivo? Una possibilità concreta entro il 2027

L’Artico potrebbe presto vivere un giorno d’estate senza ghiaccio marino, un evento che secondo un nuovo studio potrebbe verificarsi già nel 2027. Questo scenario rappresenterebbe un traguardo ambientale senza precedenti, con conseguenze globali significative per il clima e gli ecosistemi.

Il declino accelerato del ghiaccio marino

Attualmente, la copertura minima di ghiaccio marino nell’Artico ha raggiunto solo 2,65 milioni di chilometri quadrati, un valore drammaticamente inferiore alla media storica di 4,25 milioni di chilometri quadrati (1979-1992). Attraverso 300 simulazioni climatiche, i ricercatori hanno stimato che il primo giorno estivo senza ghiaccio potrebbe verificarsi tra il 2032 e il 2043, ma alcuni modelli anticipano questo evento già al 2027.

Céline Heuzé, dell’Università di Göteborg, sottolinea l’importanza di questo passaggio: un Oceano Artico privo di ghiacci estivi smetterebbe di riflettere efficacemente la luce solare, trasformandosi in una vasta superficie di acqua scura che assorbe calore, accelerando ulteriormente il riscaldamento globale.

Implicazioni climatiche globali

La scomparsa del ghiaccio marino nell’Artico potrebbe destabilizzare i modelli climatici globali, causando:

  • Inverni più rigidi nell’Europa meridionale.
  • Ondate di caldo più intense nell’Europa settentrionale.
  • Maggiore frequenza di incendi in Scandinavia.

Ad esempio, nel marzo 2022, alcune aree dell’Artico hanno registrato temperature superiori di 10°C rispetto alla media, segnalando un trend allarmante.

Una situazione inevitabile, ma mitigabile

Alexandra Jahn, dell’Università del Colorado, evidenzia che la perdita di ghiaccio marino è ormai inevitabile. Tuttavia, ridurre le emissioni di gas serra potrebbe ritardare questo scenario e attenuarne gli effetti.

Negli ultimi tre decenni, l’estensione del ghiaccio marino è diminuita del 12% ogni decennio, una riduzione che si riflette nei dati recenti: il minimo di quest’anno è stato tra i più bassi mai registrati.

Un quadro allarmante per il futuro

Ottobre 2024 è stato il secondo mese più caldo della storia, e il 2024 si avvia a diventare l’anno più caldo mai registrato. Con il riscaldamento globale in costante aumento e l’Artico che si scalda a un ritmo quattro volte più veloce rispetto al resto del pianeta, il futuro di questa regione è incerto e carico di rischi.

La scomparsa estiva del ghiaccio artico non è più solo una possibilità remota, ma un evento che potrebbe concretizzarsi nel giro di pochi anni. Agire ora per ridurre le emissioni e limitare il riscaldamento globale è fondamentale per preservare gli equilibri climatici e mitigare le conseguenze di un mondo senza ghiaccio.

Foto di Sergio Cerrato – Italia da Pixabay

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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