L’aspettativa di vita negli Stati Uniti è aumentata per la prima volta in quattro anni, fenomeno dovuto in gran parte ad un calo delle morti per cancro e ad un calo storico delle overdose fatali. Tuttavia, altri fattori come quello relativo ai suicidi sono invece aumentati nell’ultimo anno. I dati confermano che le overdose di droga fatali sono diminuite nel 2018 per la prima volta in quasi 30 anni: un punto a favore del presidente Donald Trump, che ha reso la crisi degli oppiacei una questione centrale della sua amministrazione. La riduzione potrebbe indicare che gli sforzi delle istituzioni per combattere il giro di oppioidi stanno funzionando.
Gli americani nati nel 2018 potrebbero infatti vivere fino a 78,7 anni, rispetto ai 78,6 dell’anno precedente. L’aumento avviene dopo uno stallo di tre anni, in cui l’aspettativa di vita era diminuita o rimasta invariata, in gran parte a causa di un drammatico aumento delle morti per overdose e di suicidio. Più di 67.000 persone sono infatti morte per overdose nel 2018, il secondo numero più alto mai registrato, anche se ciò rappresenta un calo del 4% rispetto al 2017. Il tasso di mortalità complessivo, che tiene comunque conto dei cambiamenti demografici, è diminuito del 5% rispetto all’anno precedente.
Mentre i decessi per eroina e oppioidi da prescrizione sono in calo, i funzionari della sanità pubblica sono preoccupati dall’aumento del tasso di mortalità dovuto al fentanil oppioide sintetico, aumentato del 10% dal 2017, nonché alla cocaina e alla metanfetamina. Il numero di decessi che coinvolgono psicostimolanti come la metanfetamina è infatti aumentato del 22%, mentre i decessi per cocaina hanno ucciso oltre 14.000 persone l’anno scorso, con un aumento del 5% rispetto al 2017, più del doppio rispetto al 2015.
“Dobbiamo rimuovere i paraocchi riguardo alcune sostanze“, ha dichiarato Andrew Kessler, fondatore di Slingshot Solutions, una società di consulenza in materia di politica sanitaria. “L’abuso di queste sostanze è dilagante e i dati lo confermano. Si tratta di una vera e propria malattia dovuta alla dipendenza che esse provocano“. Nel frattempo, i dati hanno rilevato che il tasso di suicidi è leggermente aumentato nel 2018, proseguendo una tendenza di aumenti persistenti negli ultimi dieci anni.
“Non c’è molto spazio di manovra che le istituzioni sanitarie possano ricoprire in materia di suicidi“, ha dichiarato Mike Fraser, direttore esecutivo dell’Associazione dei funzionari sanitari statali e territoriali. “Quindi, fino a quando non iniziamo a pensare a fattori che a monte siano capaci di influenzare i comportamenti delle persone, è probabile che i numeri continuino a salire“. Infine, i ricercatori hanno affermato che un calo del 2% delle morti per cancro ha contribuito in larga misura all’aumento dell’aspettativa di vita. Tuttavia, le malattie cardiache e il cancro sono rimaste le principali cause di morte negli Stati Uniti, anche se i tassi di mortalità per entrambi sono leggermente diminuiti.
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