Domani, 4 marzo la Luna e la Terra potrebbero essere accomunate dal triste destino di venir colpite da oggetti che viaggiano nello spazio. Purtroppo per il nostro satellite, il suo destino è certo, sarà colpito da alcuni detriti spaziali. Mentre per la Terra invece le previsioni sono ben più rosee, sebbene un asteroide potenzialmente pericoloso passerà molto vicino al nostro Pianeta, la distanza dovrebbe essere sufficiente per evitare lo schianto.
Un asteroide si dirige verso la Terra
Nelle prime ore del mattino del 4 marzo, esattamente poco prima delle 4:00 ora italiana, l’asteroide (138971) 2001 CB21, del diametro stimato di 1,3 km passerà molto vicino al nostro Pianeta, ad una distanza per fortuna che terrà al sicuro la Terra da un rischio d’impatto.
L’asteroide verrà infatti a trovarsi a poco meno di 5 milioni di chilometri dalla superficie del nostro Pianeta. Una distanza che, per quanto possa apparirci enorme, è sufficiente a far si che l’oggetto celeste sia stato classificato dalla NASA come potenzialmente pericoloso. La NASA avverte comunque che ci sono poche possibilità che l’asteroide ci colpisca nei prossimi 100 anni.
Per chi volesse seguire in diretta i movimenti dell’asteroide verso la Terra, ed assicurarsi che non accada nulla, si può seguire virtualmente la traiettoria dell’asteroide sul sito Small-Body Database Lookup del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Utilizzando il simulatore è possibile infatti osservare l’orbita di (138971) 2001 CB21, questo il nome dell’asteroide in questione, per vedere quando incrocerà quella della Terra.
Inoltre per chi volesse osservare dal vivo l’asteroide mentre si avvicina al nostro Pianeta e gli passa accanto, potrà seguire live feed del Virtual Telescope, a partire dalle 04:00 del 4 marzo 2022, sul canale WEBTV del telescopio.
Secondo il Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS) della NASA, quando (138971) 2001 CB21 farà il suo passaggio ravvicinato alla Terra viaggerà a circa 120 chilometri al secondo. Il CNEOS ha anche calcolato l’orbita di (138971) 2001 CB21 per i prossimi 100 anni scoprendo che impiega circa 384 giorni per orbitare attorno al sole e che non si avvicinerà di nuovo così tanto alla Terra per un po’ di tempo. Il suo prossimo passaggio ravvicinato sarà infatti il 6 marzo 2043, quando arriverà a poco più di 4,5 milioni di chilometri dal nostro Pianeta.
Detriti spaziali si schianteranno sul lato oscuro della Luna
Nello stesso giorno di questo spettacolare passaggio così vicino a noi, il nostro satellite potrebbe invece non essere così fortunato. Domani infatti è previsto quasi con certezza, l’impatto sulla Luna di circa 3 tonnellate di spazzatura spaziale, che vagano per lo spazio ad una velocità di poco superiore ai 9.000 km/h.
Nella giornata di domani è dunque previsto lo schianto di quello che si ritiene essere una parte di un razzo, sul lato oscuro della Luna. Questo significa che l’impatto avverrà al di fuori della portata dei telescopi terrestri e che potrebbero volerci alcune settimane prima di ricevere le immagini che confermerebbero l’impatto, dai nostri osservatori satellitari attorno alla Luna.
Secondo i ricercatori l’impatto sarà sufficiente per creare un cratere pieno di rifiuti sulla superficie lunare. Gli scienziati si aspettano infatti che l’oggetto scavi un cratere dai 10 ai 20 metri di diametro e che provochi la dispersione di polvere lunare per centinaia di chilometri sulla superficie della Luna.
Inizialmente, quando fu identificato a gennaio, si pensava che il razzo che sta per schiantarsi sulla superficie lunare fosse lo stadio superiore di un razzo Falcon di Spacex lanciato nel 2015 per portare un osservatorio climatico della NASA nello spazio profondo. Successivamente ci si è accorti che non si trattava di una parte del Falcon 9 e che probabilmente era una parte di un razzo cinese che ha inviato una capsula di prova sulla luna nel 2014.
Ma i funzionari del ministero cinese hanno affermato che lo stadio superiore era rientrato nell’atmosfera terrestre bruciandosi per l’attrito, anche se lo US Space Command, che traccia la spazzatura spaziale nella bassa orbita terrestre, ha confermato lo scorso martedì che lo stadio superiore cinese della missione lunare del 2014 non è mai stato deorbitato.
In comunque dei casi, non potendo confermare il paese di origine dell’oggetto in procinto di colpire la Luna, rimarremo col dubbio sulla sua origine, ciò di cui siamo certi però è il suo imminente impatto con il nostro satellite.
Ph. Credit: JPL/NASA/CNEOS