Il matematico Robert Walker ritiene che la Terra potrebbe essere colpita ancora una volta da un asteroide delle dimensioni di quello che ha annientato i dinosauri. 66 milioni di anni fa, il nostro pianeta è stato colpito da una roccia spaziale larga circa 16 chilometri. Il corpo roccioso dettò la fine dell’era dei dinosauri sulla Terra, stimano gli scienziati.
In media, si ritiene che asteroidi della stessa dimensione raggiungano la Terra ogni 100 milioni di anni. Dato che sono trascorsi 66 milioni di anni dall’ultimo impatto, Walker stima che il fenomeno possa ripresentarsi su una scala temporale relativamente vicina.
Il pericolo dei NEO
La NASA tiene sotto controllo il 90% dei Near Earth Objects (NEO), ovvero corpi rocciosi lunghi più di un chilometro e che, quindi, potrebbero rappresentare un pericolo per la Terra. Tuttavia, manca ancora il 10% di asteroidi potenzialmente pericolosi.
Nonostante il numero di asteroidi già tracciati, esiste una possibilità molto piccola che uno di questi corpi rocciosi possa causare danni alla Terra: la probabilità è 1 su 300.000, secondo i calcoli delle agenzie spaziali statunitensi.
Tuttavia, la NASA studia attentamente questi oggetti. Più recentemente, si è concentrata sull’asteroide di Bennu, che potrebbe colpire la Terra nei prossimi 120 anni. Il prossimo volo di avvicinamento è previsto per la metà del 2135.
La missione dell’agenzia spaziale alla volta di Bennu, uno degli asteroidi più vicini al nostro pianeta, dovrebbe raccogliere dati chiave per migliorare i programmi progettati per tracciare e deviare questi corpi in rotta di collisione con la Terra.