Secondo la NASA un altro asteroide si starebbe dirigendo verso la Terra, si tratta di 2006 QQ23, un enorme e pericolosa roccia spaziale che si dirige verso di noi con una maggiore probabilità di impatto rispetto a quelli annunciati nei giorni scorsi.
Mai così vicino e nella notte di S. Lorenzo
Secondo il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS), l’asteroide 2006 QQ23, dovrebbe avvicinarsi al nostro Pianeta il 10 Agosto prossimo, poco dopo le 07:00 del mattino (precisamente ventitré minuti dopo l’ora esatta). Il passaggio avverrà alla breve distanza, considerando il range delle distanze astronomiche, di 0,04977 UA. L’asteroide sfiorerà quindi il nostro pianeta ad una velocità di quasi 17.000 km/h. E speriamo che niente modifichi, neanche leggermente la sua già pericolosa traiettoria, dato che l’oggetto è già stato classificato come pericoloso. Potrebbe quindi essere una notte di S. Lorenzo in cui il cielo non vedrà brillare solo lo sciame delle Perseidi.
Un asteroide con un diametro degno di nota e potenzialmente pericoloso
Il diametro dell’asteroide è stato stimato tra i 250 e 570 metri ed un oggetto così grande, qualora dovesse precipitare sulla Terra, provocherebbe molti danni. Per la NASA, tutti gli oggetti al di sopra degli 80 m di diametro, provocherebbero danni su scala regionale nel nostro pianeta. Come tra l’altro ci ha ricordato la meteora di “soli” 20 m caduta vicino alla cittadina russa di Chelyabinsk nel Febbraio del 2013. L’impatto del meteorite provocò un’esplosione con 20-30 volte più energia dell’esplosione atomica delle prime bombe. Causò molti danni agli edifici e rimasero ferite oltre 1000 persone.
Quindi, come avverte la NASA, anche i piccoli Near Earth Objects (NEO), possono portare distruzione sul nostro pianeta. Secondo le stime più recenti, ci sarebbero circa 10 milioni di NEO al di sopra dei 20 m, e QQ23 è decisamente uno di questi.
Con molte probabilità, anche 2006 QQ23, l’asteroide non colpirà la Terra, ma potrebbe comunque causare qualche problema ai satelliti in orbita attorno al nostro Pianeta.