Uno dei principali svantaggi delle auto elettriche alimentate a idrogeno è che la distribuzione di questo carburante è difficile. L’idrogeno, infatti, deve essere mantenuto freddo e pressurizzato e, in quanto energia rinnovabile, rende la logistica dei trasporti più difficile della benzina. Tuttavia, una nuova tecnologia di miscelazione dell’idrogeno può offrire una soluzione.
La nuova tecnologia EHPC (Electrochemical Hydrogen Purification and Compression), prevede l’iniezione del carburante direttamente nella rete del gas naturale e lo spostamento rapido ed efficiente in modo che arrivi a rifornire un’intera città.
Per testare il concetto, SoCalGas sta valutando, in California, una tecnologia in grado di separare e comprimere simultaneamente l’idrogeno da una miscela di idrogeno e gas naturale. Su larga scala, la tecnologia potrebbe consentire il trasporto del carburante in modo facile ed economico attraverso il sistema di gasdotti naturali. Quindi deve essere estratto e compresso nelle stazioni di rifornimento che forniscono idrogeno ai veicoli elettrici.
Il sistema funziona applicando una corrente elettrica attraverso una membrana selettiva di idrogeno per consentire solo a questa di penetrarla bloccando i componenti del gas naturale. L’applicazione continua di corrente elettrica aumenta e pressurizza l’idrogeno.
Per testare la tecnologia, SoCalGas mescolerà l’idrogeno, in concentrazioni dal 3 al 15%, con il metano, il componente principale del gas naturale.
Creata dall’azienda olandese HyET Hydrogen, la tecnologia è stata progettata per fornire idrogeno puro e altamente compresso ovunque esista un sistema di distribuzione del gas naturale. “Questa tecnologia innovativa può consentire la distribuzione dell’idrogeno in tutti i luoghi in cui è necessario, attraverso l’uso della rete del gas naturale“, ha affermato Neil Navin, vice presidente di SoCalGas.
Navin spiega che “mentre aumenta la domanda di veicoli a emissioni zero, la California avrà bisogno di più stazioni di rifornimento di idrogeno e questa tecnologia può contribuire a renderlo possibile“.
L’impianto iniziale dovrebbe estrarre e comprimere circa 10 kg di idrogeno al giorno, ma in soli due anni questo numero dovrebbe aumentare di dieci volte. Ad esempio, 100 kg di idrogeno compresso sarebbero sufficienti per alimentare circa 20 auto elettriche.
Se le stazioni possono connettersi a una fonte di idrogeno, la mancanza di pompe all’idrogeno può cessare rapidamente di essere una barriera per i veicoli. La stessa infrastruttura può anche alimentare depositi di camion più grandi o aeroporti, dove gli aerei alimentati a idrogeno si fermano per fare rifornimento.
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