Tutti a girare col powerbank in tasca. Una vera e propria ossessione quella di rimanere a secco con la carica della batteria del nostro smartphone. Ma questa situazione potrebbe durare ben poco, infatti la creazione di un nuovo standard per le batterie pone in essere una concreta rivoluzione.
Autonomia Batteria Aumentata, le celle del futuro
C’è da dire che le software-house ce la stanno mettendo proprio tutta, dalla parte di loro competenza, per ottimizzare quanto più possibile la resa energetica dei dispositivi collegati al sistema operativo.
Ne è un limpido esempio Android 6.0 Marshmallow che attraverso una nuova funzione consente di raddoppiare la durata della batteria mentre su iOS, ad esempio, molto è stato fatto e ci si ingegna come si può per consentire al dispositivo di arrivare a tarda sera, ma siamo tuttavia ancora ben lontani dall’autonomia del passato quando una settimana non era un miraggio.
La risposta alle nostre esigenze arriva dall’Università di Cambridge, dove, un gruppo di ricercatori ha improntato una tesi su una nuova tipologia di batteria che potrebbe costituire l’abbattimento delle frontiere che limitano la resa odierna dei nostri tanto amati mobile devices.
La batteria Li-Air, com’è stata battezzata dal gruppo, potrebbe rappresentare l’alternativa ideale alle classiche batterie agli ioni di litio portando di fatto ad un rendimento energetico 10 volte superiore alle odierne soluzioni ad un costo minorato mantenendo inalterate le dimensioni fisiche del componente.
La batteria definitiva?
Il prototipo realizzato dall’equipe inglese ha portato ad un +90% in efficienza energetica totale rispetto alle soluzioni realizzate in precedenza con una vita media utile stimata in 2000 cicli di carica e scarica completi su celle dimensionalmente più piccole, leggere ed affidabili.
La sostanziale diversificazione che esiste tra una batteria Li-Ion ed una Li-Air risiede nella composizione stessa de materiali che portano alla reazione chimica delle celle che, nel primo caso, si realizza attraverso un cristallo di grafite mentre per la nuova batteria consiste nello sfruttamento delle proprietà fisiche del grafene come elettrodo in unione al Ioduro di Litio che porta ad un downvolt che passa da 1V a 0.2V. Ciò si traduce in una efficienza energetica senza precedenti e ad una autonomia ineguagliabile dagli standard cui siamo oggi abituati.
Il problema che ne impedisce l’imminente lancio consiste nella sicurezza visto che, a causa della formazione di fibre di litio sull’elettrodo, si potrebbe andare in contro ad un’esplosione fisica del componente. Un problema che, con i mezzi a nostra disposizione, tarderà a risolversi. Si ipotizza un tempo di attesa di circa dieci lunghi anni. Armiamoci di pazienza e, purtroppo, di powerbak.
Fonte: AndroidAuthority