Anche per quest’anno i seguaci di Baba Vanga hanno svelato le profezie che la veggente bulgara, morta nel 1996, fece per il 2022. E come sempre non ci attende nulla di buono, anche se visti i primi mesi di questo nuovo anno, forse un po’ ce lo aspettavamo.
Ma prima di svelare quale siano state le sue parole su questo 2022, torniamo un po’ indietro nel tempo e raccontiamo la storia di questo personaggio davvero particolare e suggestivo. Baba Vanga, ovvero Vangelija Pandeva Dimitrova, nacque il 31 gennaio 1911 a Strumica, che allora faceva parte dell’Impero Ottomano, e che oggi si trova nella Macedonia del Nord.
Sin dalla sua nascita la sua vita fu movimentata. Nacque infatti prematura e diverse complicazioni mediche si presentarono subito dopo la nascita. Rimase orfana di madre in tenera età e il padre venne arruolato nell’esercito bulgaro durante la prima guerra mondiale, lasciandola con alcuni amici di famiglia e dei vicini.
Sembra che Baba Vanga sia stata sempre attratta dal paranormale, sin dalla giovane età, ma il vero punto di svolta furono gli strani eventi che la condussero alla cecità. Un giorno la giovane Vangelija non fece rientro a casa e dopo una lunga ricerca fu ritrovata in un campo, terrorizzata e con gli occhi coperti di sabbia e polvere, incapace di aprirli per il dolore. Come affermarono alcuni testimoni.
La giovane raccontò di essere stata travolta da un tornado che l’aveva scagliata nel campo in cui fu trovata, anche se nei registri meteorologici o in altre fonti dell’epoca, non ci sono prove di un tornado in quelle zone. La conseguenza della sua sventura fu comunque una graduale perdita della vista, dato che il denaro disponibile alla famiglia permise solo un’operazione parziale agli occhi.
Nel 1925, fu portata presso una scuola per ipovedenti, dove imparò a leggere in braille, suonare il pianoforte ed effettuare piccoli lavori domestici. Dopo la morte della matrigna, fu costretta a lasciare la scuola e a tornare a casa per prendersi cura dei suoi fratelli più piccoli.
Fu allora che iniziò il mito di Baba Vanga. In molti infatti erano convinti che la donna avesse capacità paranormali e un gran numero di persone iniziarono ad interessarsi alle sue profezie o a rivolgersi a lei per essere curati.
Durante la seconda guerra mondiali, il numero dei suoi seguaci crebbe ulteriormente e molte persone si rivolsero a lei per conoscere la sorte dei loro cari partiti in guerra o, nei casi più sfortunati, dove potessero trovarsi i loro corpi.
Si dice che nell’aprile del 1942, precisamente l’8 di quel mese, anche lo zar bulgaro Boris III andò a consultarla. Anche durante l’era comunista, i membri dell’élite al potere, si rivolsero alla veggente per chiederle consiglio. Sembra che persino il leader sovietico Leonid Brezhnev l’abbia consultata almeno una volta.
Nell’agosto del 1996, la veggente, curatrice ed erborista bulgara Baba Vanga muore, a causa di un cancro al seno. Ma i suoi seguaci rivelano che la donna ha lasciato profezie sino al 5079, anno in cui secondo lei il mondo finirà. Così ogni anno i suoi seguaci ci svelano le sue profezie.
Secondo la donna saremo colpiti da un virus letale, rimasto sino ad ora intrappolato tra i ghiacci siberiani e liberato dallo scioglimento dei ghiacci e “gli esseri umani dovranno fare i conti con una nuova malattia”, come affermò la veggente.
Una terribile carestia colpirà l’oriente quando le piantagioni dell’India saranno devastate dalle locuste. I paesi asiatici e l’Australia invece saranno colpiti da pesanti alluvioni e l’economia di questi paesi ne uscirà gravemente danneggiata.
I fiumi contaminati e la mancanza di acqua potabile porteranno le grandi città a vivere lunghi periodi di siccità e la tecnologia avrà un impatto negativo sulle nostre vite, rendendoci incapaci di distinguere il reale dal virtuale.
È davvero questo dunque che ci attende quest’anno? Possiamo davvero fidarci della veggente e dei suoi seguaci? La condizione di analfabetismo in cui versava Baba Vanga getta un’ombra di dubbio sulle profezie e sull’esattezza di quanto scritto. In molti ritengono chele sue parole potrebbero essere state manipolate dai suoi seguaci per farle aderire alla realtà a fatto compiuto. Di certo il 2022 non è iniziato del migliore dei modi e le parole di Baba Vanga potrebbero essere il triste epilogo del modo in cui trattiamo il nostro Pianeta.
Siccità, alluvioni e carestie potrebbero essere le conseguenze del cambiamento climatico da cui gli scienziati ci mettono in guardia da anni ma che i governi ignorano o fanno finta di non sentire. E la risposta dell’uomo alle esigenze di creare un mondo più vivibile per i nostri figli, in questo inizio del 2022, è stata la guerra.
Possiamo credere o meno alle parole di Baba Vanga, ma di certo se non vogliamo che si avverino dovremmo davvero impegnarci molto, molto di più.
Ph. Credit: immagine di copertina Wikimedia User:Пакко
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