Le balene migrano verso i tropici per perdere la pelle

E' risaputo che le balene migrano per mesi dalle acque gelide in cui solitamente si trovano verso i tropici, ed il motivo è spiegato da alcuni scienziati

balene-ambra-grigia

Le balene sono i mammiferi acquatici più grandi esistenti, e sono anche autrici delle migrazioni più lunghe sul nostro pianeta, nuotando spesso per migliaia di miglia, per molti mesi, per riprodursi ai tropici. Ma perché questi grandi cetacei fanno questo? Per trovare cibo o per essere esposti più alla luce? La risposta non è nessuna tra queste due.

In un articolo di ricerca pubblicato su Marine Mammal Science, gli scienziati propongono che le balene che si trovano nelle acque polari migrino a basse latitudini per mantenere una pelle sana.

“Penso che le persone non abbiano tenuto in debita considerazione la pelle quando si tratta di balene, ma si tratta di un’importante necessità fisiologica che potrebbe essere soddisfatta migrando in acque più calde”, ha affermato Robert Pitman, autore principale del nuovo documento ed ecologo marino dell’Oregon Marine Mammal Institute della State University.

 

 

Le balene migrano per una pelle sana

Più di un secolo fa, gli esperti hanno confermato che le balene migrano ai tropici per il parto. Gli scienziati, però, non hanno mai concordato sul perché. A causa delle loro dimensioni, le grandi balene dovrebbero essere in grado di partorire con successo anche in acque polari gelide.

Come sappiamo, tutti gli uccelli ed i mammiferi perdono regolarmente pelle, pelliccia o piume in un processo noto come muta. Pitman ed i suoi colleghi propongono che le balene che foraggiano nelle acque gelide dell’Antartide conservino il calore corporeo deviando il flusso sanguigno dalla loro pelle. Ciò ridurrebbe la rigenerazione delle cellule epiteliali e arresterebbe il normale rilassamento della pelle.

La migrazione verso acque più calde consentirebbe alle balene di rilanciare il loro metabolismo cutaneo e di rimanere in un ambiente che non sbiadisce il calore corporeo. Gli autori suggeriscono che ciò guida le loro migrazioni.