Foto di Alexander Antropov da Pixabay
L’asteroide Bennu, con un diametro di circa 500 metri, è stato studiato approfonditamente dagli scienziati grazie a missioni spaziali dedicate. Secondo le analisi, esiste una possibilità su 2.700 (0,04%) che Bennu possa impattare con la Terra nel settembre del 2182. Sebbene questa probabilità sia bassa, gli scienziati hanno voluto esplorare quali sarebbero le conseguenze di un simile evento catastrofico.
Un nuovo studio pubblicato su Science Advances ha simulato l’impatto di Bennu utilizzando il supercomputer Aleph dell’IBS Center for Climate Physics. Le simulazioni mostrano che l’impatto inietterebbe fino a 400 milioni di tonnellate di polvere nella stratosfera, provocando un drastico cambiamento climatico a livello globale.
Secondo i ricercatori Lan Dai e Axel Timmermann della Pusan National University in Corea del Sud, le conseguenze immediate sarebbero:
Il calo delle temperature e la riduzione della luce solare porterebbero a un cosiddetto “inverno da impatto”, simile a quello che si verificherebbe dopo un’eruzione vulcanica di grande portata o un inverno nucleare. Questo scenario creerebbe condizioni climatiche sfavorevoli per la crescita delle piante, con un calo stimato della fotosintesi terrestre e marina tra il 20% e il 30%.
La diminuzione della produzione agricola globale metterebbe a rischio la sicurezza alimentare del pianeta, con gravi ripercussioni sulla disponibilità di cibo per miliardi di persone.
Non tutte le forme di vita subirebbero conseguenze negative. Le simulazioni mostrano che le alghe marine, inizialmente danneggiate dalla perdita dello strato di ozono, potrebbero recuperare rapidamente e addirittura prosperare. Questo fenomeno potrebbe rappresentare una risorsa inaspettata per la ricostruzione degli ecosistemi marini dopo l’impatto.
Sebbene la probabilità di un impatto nel 2182 sia bassa, gli scienziati continuano a monitorare Bennu e altri asteroidi potenzialmente pericolosi. La ricerca sulle tecnologie di deviazione degli asteroidi sta diventando sempre più avanzata, con missioni come la NASA DART che stanno testando metodi per modificare la traiettoria di oggetti spaziali pericolosi.
Il futuro della Terra potrebbe dipendere dalla nostra capacità di prevedere e prevenire questi eventi catastrofici con largo anticipo.
Foto di Alexander Antropov da Pixabay
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