Il progetto del lander lunare Beresheet ha affascinato gli appassionati ed è dispiaciuto un po’ a tutti il mancato atterraggio sulla Luna del lander israeliano l’11 Aprile scorso, ma sappiamo bene quanto il momento dell’atterraggio sia delicato e difficile. Ma la SpaceIL non si perde d’animo e ha deciso di pensare ad una Beresheet 2.
Per questa nuova seconda missione israeliana sulla Luna, l’Agenzia Spaziale Israeliana (ISA), in accordo con il Ministero della Scienza, hanno deciso di raddoppiare il contributo che fu stanziato per la prima missione. Come affermato dal Ministro della Scienza e della Tecnologia, Ofir Akunis, il contributo sarà di ben 5 milioni di euro.
La decisione è stata presa per la notevole risonanza mediatica e popolare che avuto la prima missione Beresheet. Akunis ha infatti dichiarato: “il progetto Beresheet ha affascinato e unito tutti i cittadini israeliani in previsione dell’atterraggio sulla Luna. L’enorme interesse del pubblico e le conquiste tecnologiche ottenute, hanno reso necessario aumentare la mobilitazione per il successo del progetto. Non ho dubbi che la decisione di raddoppiare il sostegno del governo e approfondire la cooperazione con l’Agenzia Spaziale americana contribuirà al successo di Beresheet 2 e al suo atterraggio sulla Luna.” Akunis ha affermato infatti che è già stata contattata la NASA per chiedere nuovamente il suo appoggio anche nella nuova missione di sbarco lunare.
Il budget della prima Beresheet era di appena 87 milioni di euro, una piccola frazione delle cifre spese da Stati Uniti, Russia e Cina per atterrare sulla Luna. L’importo era quasi interamente donato da privati, tra cui Morris Kahn, il principale finanziatore del progetto, che ha già avuto diversi incontri con il team della SpaceIL. Sembra infatti che stia partecipando alla definizione degli obiettivi per la nuova missione Beresheet 2 e prendendo parte alle indagini che hanno provocato lo schianto di Beresheet 1.
Da quanto è emerso dalle indagini preliminare condotte dalla SpaceIL, sembra che il comando per la correzione di una delle unità di misurazione inerziale di Beresheet abbia innescato una serie di eventi che ha condotto allo spegnimento del motore del lander israeliano. Questo malfunzionamento si sarebbe verificato poco prima dell’atterraggio e, nonostante il sistema del veicolo spaziale abbia tentato di riavviarlo più volte, non c’è stato nulla da fare e Beresheet si è schiantato inevitabilmente sulla superficie lunare.
Si infranse così il sogno do po un viaggio iniziato il 22 Febbraio da Cape Canaveral a bordo di un Falcon 9 e lungo ben 6,5 milioni di km. I risultati finali delle indagini sullo schianto saranno pubblicati a fine mese.
Ora però è già il momento di guardare al futuro e alla missione Beresheet 2, a cui auguriamo il successo e che la SpaceIL spera di completare entro i prossimi due anni.
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