Pochi decenni fa, nel 1971, gli astronauti dell’Apollo 14 hanno raccolto e portato sulla Terra alcuni campioni di rocce tra cui Big Bertha. Ed è proprio all’interno di quest’ultima che gli scienziati sembrano aver trovato la più antica roccia terrestre fino ad oggi. Le analisi chimiche effettuate sembrano ricondurre l’origine della pietra al nostro pianeta.
È un pezzo di quarzo, feldspato e zircone di 2 grammi incastonato nel grosso pezzo di roccia lunare. Si è probabilmente formato in un sistema ossidato, con temperature simili alla Terra. La certezza che non sia una roccia lunare è data dal fatto che questi materiali sono estremamente rari sulla Luna e, al contrario, molto comuni sulla Terra.
Gli scienziati sono tuttavia convinti che non sia una prova del fatto che la Luna, un tempo, era parte del nostro pianeta. Il motivo per cui la pietra è stata trovata in un luogo così lontano è stato attribuito allo schianto di un asteroide o una cometa sul suolo terrestre. L’impatto sarebbe stato la causa che ha lanciato nello spazio milioni di frammenti rocciosi.
La formazione del frammento è stata quindi datata accuratamente grazie alla datazione radiometrica, consentita dall’uranio presente nello zircone. Essa risale a circa 4 o 4,1 miliardi di anni fa, quando la Luna era tre volte più vicina alla Terra di quanto non sia ora, agevolando la caduta di gran parte delle rocce sulla sua superficie.
David Kring, del Lunar and Planetary Institute, ha affermato: “È una scoperta straordinaria che aiuta a dipingere un quadro migliore della Terra antica e il bombardamento che ha modificato il nostro pianeta durante l’alba della vita“. Per verificare la teoria dell’impatto con un corpo celeste, la NASA ha intenzione di riportare gli umani sulla Luna, avendo così l’occasione di raccogliere ulteriori frammenti. Se è stato facile trovare il primo, lo sarà sicuramente individuare degli altri.
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