Una persona media beve da due a tre tazze di caffè ogni giorno. Perché? Per la maggior parte di noi, è la caffeina, la droga psicoattiva più popolare al mondo. La caffeina nel caffè è ciò che ci sveglia dalla fragilità mattutina, illumina le nostre pause di lavoro, scaccia le crisi energetiche del tardo pomeriggio e ci tiene svegli la notte.
Potremmo amare il caffè per come ci fa sentire la caffeina, ma l’aroma ricco e il sapore delizioso provengono in realtà da molti altri fitochimici (composti vegetali naturali) contenuti nel caffè. La caffeina stessa è insipida e inodore, e la maggior parte dei benefici per la salute del caffè si applica anche al decaffeinato.
Tra i vantaggi di consumare un paio di tazze o più di caffè al giorno ci sono un minor rischio di sindrome metabolica e diabete di tipo 2, morbo di Parkinson, cancro al fegato, deficit cognitivo e malattie cardiache. Ci sono anche alcune buone prove che la bevanda ha un effetto benefico sul microbioma intestinale. Inoltre attiva maggiormente il metabolismo e la mente, dandoci energie mentali e aiutandoci a mantenere alta la concentrazione.
Il valore del caffè è così evidente che le attuali Linee guida dietetiche mondiali affermano che un consumo moderato (da tre a cinque tazze da 8 once al giorno o fino a 400 mg di caffeina al giorno) può essere incorporato in uno stile alimentare sano. Attenzione però a bevande a base di caffè elaborate. Una tazza di quello nero preparato ha solo circa 3 calorie, ma su Starbucks, un macchiato al caramello con latte di soia contiene 34 grammi di zucchero e arriva a 320 calorie. Non bisogna neanche esagerare eccessivamente con il consumo, che può portare a problematiche salutari, oltre a creare una vera e propria dipendenza dalla caffeina, considerata a tutti gli effetti una droga leggera.
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