I ricercatori dello Scmidt Ocean Institute sono stati piacevolmente sorpresi, durante le loro ricerche con il ROV SuBastian, dall’avvistamento di una rara specie di calamaro dall’aspetto davvero particolare.
I ricercatori dello Scmidt Ocean Institute, Jason Rodriguez, pilota del ROV, e Kris Ingram copilota, si sono imbattuti nello straordinario incontro mentre stavano osservando la Grande Barriera Corallina settentrionale australiana a più di 800 metri di profondità con il veicolo telecomandato SuBastian.
Quando hanno notato la strana figura apparire sullo schermo della sala di comando, i due ricercatori hanno stretto l’inquadratura sulla strana creatura. L’animale appariva lungo più o meno tra i 10 ed i 20 cm ed aveva sottilissime pinne ed occhi enormi.
Tra i primi ad identificare il calamaro vi è Mike Vecchione, zoologo allo Smithsonian National Museum of Natural History, il quale ha ritenuto potesse trattarsi di un esemplare di Spirula spirula, l’unico calamaro vivente ad avere un guscio interno a spirale, che costituisce l’organo di galleggiamento dell’animale. Secondo Jay C. Hunt, biologo della East Stroudsburg University, questo calamaro può anche emettere luce da un grande fotoforo, anch’esso situato sul retro.
Spirula spirula è una specie pelagica di mollusco Cefalopode simile esteriormente a un calamaro. Esemplari viventi di questa specie vengono raramente osservati in natura a causa delle grandi profondità a cui vivono. La sua conchiglia interna, anche se piccola, è piuttosto robusta e la sua galleggiabilità è elevata a causa dei gas interni: quindi, una volta morto l’animale, può galleggiare per un certo periodo e spesso vengono trovate sulle coste temperato-tropicali di tutto il mondo.
Averne filmato uno di questi calamari nel suo habitat naturale è per il dottor Vecchione e altri esperti, davvero un evento straordinario. Fino ad ora infatti nessuno era riuscito nell’intento di osservare l’animale vivo nel suo habitat naturale.
A rendere ancora più straordinario l’avvistamento di questo particolare e raro calamaro, è la posizione in cui i ricercatori lo hanno visto nuotare e muoversi. Gli scienziati avevano sempre pensato che S. spirula nuotasse con la testa rivolta verso il basso e l’estremità posteriore, in cui si trova la conchiglia, e di conseguenza l’aria che lo fa galleggiare, verso l’alto.
Questa ipotesi però non combacia con la realtà dei fatti. Dal video è infatti chiaro che la Spirula catturata dalla telecamera era rivolta verso l’alto, galleggiando con il corpo al di sopra del suo organo di galleggiamento. Ma la massa corporea del calamaro precariamente in bilico sul suo guscio galleggiante, potrebbe portare il cefalopode ad avere un problema di equilibrio.
Ma per risolvere questo problema, è bastato analizzare i modelli d’onda delle pinne per far luce su come il calamaro riesca a rimanere immobile nell’acqua. Il dottor Hunt ha infatti spiegato che “normalmente, saremmo in grado di vedere il calamaro respirare attraverso il suo imbuto, ma non in questo caso. Questo suggerisce che essere perfettamente immobili è la principale difesa di questo piccoletto.”
Dalle analisi del video sembrerebbe che il calamaro Spirula sia un animale piuttosto timido. A differenza di altri cefalopodi, questo calamaro teneva i tentacoli uniti a formare una sorta di cono. Questa postura gli consente di tenere la testa all’interno del mantello e nasconderla come farebbe una tartaruga.
Inoltre i ricercatori hanno notato che il calamaro è notevolmente veloce, considerando che possiede un guscio pieno di gas che potrebbe non rispondere bene ai rapidi cambiamenti di pressione.
Ph. Credit: Screenshot Youtube video – Schmidt Ocean Institute
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