Utilizzando uno strumento presente sulle navicelle spaziali Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) della NASA, gli scienziati hanno scoperto che il vapore acqueo presente nell’atmosfera vicino alla superficie del Pianeta Rosso si trova a un’altezza maggiore di quanto ci si aspettasse. Qui si trovano a loro volta particelle di gas elettricamente cariche, gli ioni, che lo distruggono con facilità e lo disperdono nello spazio.
I ricercatori hanno dichiarato che il fenomeno appena scoperto è uno dei tanti che hanno portato Marte a perdere l’equivalente in vapore acqueo di un intero oceano, per una profondità di centinaia di metri, nel corso di miliardi di anni. Gli studiosi, nel comunicare la loro scoperta alla rivista Science, hanno spiegato che Marte continua a perdere acqua anche oggi, poiché il vapore sale ad alta quota dopo essersi sublimato dalle calotte polari congelate durante le stagioni più calde.
Shane W. Stone, dottorando in Scienze planetarie presso il Lunar and Planetary Laboratory della University of Arizona di Tucson, sostiene che gli stessi studiosi erano sorpresi di aver trovato acqua a un’altezza così elevata nell’atmosfera, aggiungendo che le misure che hanno utilizzato avrebbero potuto provenire solo da MAVEN, che si libra nell’atmosfera di Marte ben al di sopra della superficie del pianeta.
Per la loro scoperta, Stone e i suoi colleghi si sono affidati ai dati del Neutral Gas and Ion Mass Spectrometer (NGIMS) di MAVEN, sviluppato presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. Lo spettrometro di massa aspira l’aria e separa gli ioni che la compongono a seconda della loro massa per renderli identificabili.
Stone e il suo team hanno tenuto sotto controllo l’abbondanza di ioni nell’acqua al di sopra della superficie di Marte per oltre due anni marziani. Così facendo, hanno determinato che in estate, la quantità di vapore acqueo vicino alla sommità dell’atmosfera a circa 150 chilometri sopra la superficie è più alta nell’emisfero sud. Durante questo periodo, il pianeta è più vicino al Sole, e quindi più caldo, ed è più probabile che si verifichino le tempeste di polvere.
Ph. credits: Goddard Space Flight Center (NASA)
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