Ad Agosto del 2011 l’astronave Juno della NASA ha iniziato il suo viaggio verso Giove. Da allora ha studiato attentamente il pianeta gassoso aiutando l’agenzia spaziale statunitense a raccogliere più informazioni possibili su di esso. Ma la sua ultima scoperta potrebbe cambiare tutto ciò che la NASA ha scoperto fino ad ora.
Per la prima volta l’agenzia spaziale ha confermato che Giove possiede un campo magnetico mutevole che sottopone il pianeta ad un processo detto variazione secolare. Gli scienziati sperano che questo possa diminuire, o anche rimuovere, lo strato di tempeste e nuvole gioviane che da tempo ostacola l’osservazione del pianeta.
Il Great Blue Spot
L’astronave Juno si trova in un orbita abbastanza bassa rispetto alla superficie del pianeta. Questo le permette di viaggiare da un polo all’altro e, grazie ai suoi strumenti estremamente accurati, tracciare le variazioni magnetiche. Juno ha rilevato un particolare punto vicino all’equatore di Giove in cui le oscillazioni sono più forti, il cosiddetto Great Blue Spot.
Secondo la NASA, questo punto, che non è visibile ad occhio nudo, guida il campo magnetico mutevole di Giove. Kimee Moore, uno scienziato dell’Università di Harvard, ha dichiarato: “È incredibile che un piccolo punto caldo magnetico, il Great Blue Spot, possa essere responsabile di quasi tutta la variazione secolare di Giove, ma i numeri lo confermano”.
La NASA ha inoltre scoperto che la combinazione tra i forti venti e un campo magnetico localizzato ha un forte impatto sul pianeta. Moore ha così aggiunto: “Con questa nuova comprensione dei campi magnetici, durante i futuri passaggi inizieremo a creare una mappa planetaria della variazione secolare di Giove. Essa potrebbe anche fornire un importante aiuto per gli scienziati che studiano il campo magnetico terrestre, che contiene ancora molti misteri da risolvere“.