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Cancro al rene: i farmaci anti-rigetto e l’immunoterapia possono sconfiggerlo

Aggiungere l’immunoterapia ai farmaci anti-rigetto per curare il cancro al rene irreversibile nei pazienti trapiantati, può cambiare la vita di quest’ultimi. Questo perché un nuovo studio ha suggerito che la combinazione può ridurre il rischio di rigetto e può sconfiggere il tumore in un quarto dei pazienti. Questo studio australiano è il primo studio che ha dimostrato l’efficacia di questa combinazione di farmaci per i trapianti e inibitori del checkpoint immunitario.

Non solo ha ridotto il rischio di rigetto del 12%, ma ha sdradicato le cellule tumorali nel 25% dei pazienti. Gli inibitori del checkpoint immunitario sono farmaci che bloccano le proteine ​​chiamate checkpoint. Questi punti di controllo aiutano a impedire che le risposte immunitarie siano troppo forti, ma possono anche impedire ai linfociti T di uccidere le cellule tumorali.

 

Cancro al rene, i pazienti trapiantati possono ridurlo grazie ai farmaci anti-rigetto e immunoterapia

Quando questi punti di controllo erano bloccati, i linfociti T sono in grado di uccidere le cellule tumorali in modo più efficace. Questi risultati sono un punto di svolta per i pazienti sottoposti a trapianto di rene con cancro incurabile. Il cancro è una delle principali cause di morte nei pazienti sottoposti a trapianto di rene con un tasso di cancro tre volte superiore in questo gruppo rispetto alla popolazione generale. Il terribile problema è che gli immunosoppressori, che sono i farmaci che i pazienti devono prendere per non permettere al sistema immunitario non colpisse l’organo trapiantato, sono gli stessi farmaci che impediscono al sistema immunitario di liberarsi delle cellule pre-cancro.

Per correggere questo squilibrio, il nostro studio ha testato l’efficacia del mantenimento dei farmaci anti-rigetto di base, per proteggere il trapianto e dell’aggiunta di inibitori del checkpoint immunitario per attaccare il cancro. I pazienti hanno risposto bene con tassi di rigetto d’organo inferiori al 12%, rispetto ai precedenti rapporti ed eliminando le cellule tumorali nel 25% dei pazienti. È un enorme progresso per i pazienti sottoposti a trapianto di rene; una nuova prospettiva di vita.

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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