Candida auris: un fungo fin troppo resistente e un problema per gli ospedali

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Da qualche settimana, forse anche pochi mesi, a livello sanitario sembra essere nata un’emergenza non tanto in termini di numeri, ma in prospettiva dell’evoluzione che potrebbe avere. L’emergenza è relativa ad un fungo il quale è paragonato ad un superbatterio per via della sua capacità di resistere agli antibiotici e anche ad altre sostanze. Si tratta della Candida auris la cui presenza è stata registrata in diversi paesi a livello globale e non esattamente vicini tra di loro.

Di morti ne sono già state registrate diverse, ma quella che ha fatto più rumore finora è stata quella di un uomo anziano a New York; particolare il fatto che la stanza in cui era stato messo in quarantena è risultata poi coperta per intero dal fungo e per pulire ci sono volute tecniche speciali tra la rimozione del soffitto e del pavimento. Se è vero che il fungo risulta fatale solamente in individui che presentano un sistema immunitario debilitato, per i luoghi di cura la situazione è diversa.

 

Candida auris e gli ospedali

Quest’ultimo problema mettere in crisi buona parte degli ospedali. Nel momento in cui tale fungo iniziare a diffondersi maggiormente allora ci sarà sempre più bisogno di mettere pazienti in quarantena e una volta finita il destino di quelle stanze sarà quello di venir fatte a pezzi. È normale che a seguito di infezioni particolari le attrezzature più leggere e anche i mobili più piccoli vengano poi distrutti così da abbassare al minimo la proliferazione di batteri, ma difficilmente capita di dover ristrutturare completamente le stanze. Un altro punto a cui dovranno fare attenzione sono le tubature e in generale l’impianto idraulico, luoghi perfetti per la proliferazione di batteri e funghi.

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