I cani possono fiutare il cancro al seno da un semplice pezzo di stoffa. La scoperta è il frutto di una ricerca fatta da un team appartenente al progetto Kdog, il cui scopo è quello di offrire sistemi diagnostici alternativi in tutti quei luoghi dove l’accesso alle attrezzature mediche avanzate risulta difficile.
L’esperimento è stato condotto grazie all’aiuto di due pastori tedeschi. L’ambiente ed il contesto in cui sono stati inseriti, unitamente ad un severo piano di addestramento, ha consentito di addestrare degli animali in grado di identificare il cancro da una benda posta a contatto diretto col seno di una donna affetta da tumore.
L’accuratezza fornita dalla coppia di pastori tedeschi è stata davvero straordinaria. Si è passati da un iniziale 90% a quasi il 100% di affidabilità. Isabelle Fromantin, a capo del progetto Kdog, ha riferito che:
“La tecnica è semplice, economica e poco invasiva, e peraltro si rende utile in quelle zone rurali dove è più difficile l’accesso ai sistemi di diagnostica, nonostante oncologi e chirurghi non manchino. Se la nostra idea funziona, troverà presto applicazione a livello pratico”
Le cellule del cancro al seno hanno un odore distintivo, impercettibile agli esseri umani ma rilevabile dal fiuto di cani addestrati. Il team ha raccolto 31 campioni da pazienti affetti da cancro, per l’addestramento. Thor e Nykios, i due pastori tedeschi, sono stati messi alla prova. Il meccanismo è quello classico del “gioco-ricompensa”.
La prova, condotta dopo un periodo semestrale di addestramento sul campo, ha portato alla luce risultati davvero notevoli. DUrante ogni round di addestramento, ogni benda veniva inserita in una scatola con superficie conica, in modo che i cani potessero inserirvi il naso annusando le 4 scatole (3 bende con cellule di cancro ed 1 con cellule sane).
Amaury Martin dell’Istituto Curie, ha detto:
“Le cose semplici, a volte, possono essere più utili di qualsiasi altra tecnologia; il nostro obiettivo è quello di vedere se siamo in grado di passare dalla saggezza convenzionale alla scienza reale, con tutta la validazione clinica e di ricerca che questo comporta”
Il prossimo passo sarà quello legato allo studio clinico su più pazienti e con altri cani, anche se il team necessita ora di nuovi finanziamenti. Ulteriori progetti stanno puntando ai test sull’individuazione del cancro dalla pelle, dal sangue, dalle urine ed anche dall’aria.
I progressi fatti nel campo della ricerca e dell’individuazione dei tumori ha consentito di estendere all’85% la probabilità di sopravvivenza nei pazienti con diagnosi di cancro in Francia, contro un 50% rilevato nei paesi più poveri.