Cannabis legale anche in Italia, non è uno scherzo ma un prodotto che contiene un quantitativo di principio attivo che non supera i limiti previsti dal nostro ordinamento. Il principio attivo in questione è il delta-9-tetraidrocannabinolo, noto con il nome di Thc.
Un’idea che viene dalla Svizzera, il progetto Easy Joint si basa su una rete di agricoltori che coltivano la canapa, un’idea di successo stando ai numerosi ordini che sono arrivati in queste settimane. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Cannabis legale in versione light
La cannabis rappresenta un grande business, tanto che pure Microsoft ha investito sulla marijuana, un giro d’affari che potrebbe ulteriormente ingrandirsi alla luce delle ultime novità avvenute nel nostro paese.
Un boom di ordini, uno ogni trenta secondi a quanto fa sapere Luca Marola, una delle menti dietro il progetto Easy Joint. Questa azienda vende una varietà di cannabis legale, l’Eletta campana, che ha un Thc inferiore al limite di legge consentito nel nostro paese, pari allo 0.6.
Il prodotto è stato presentato al pubblico nel corso della Fiera di Bologna ed è tanta la curiosità intorno a questo prodotto, ma ovviamente non mancano le polemiche. Facendo uso di questa sostanza, a detta dell’azienda, sarebbe “al pari di una sigaretta”, nessun vero effetto psicoattivo, bensì un “effetto rilassante” sempre secondo quanto fa sapere Easy Joint.
Forte richiesta, tanto che le vendite on-line sono state chiue. Il commercio nei punti vendita è iniziato lo scorso 12 maggio, 153 negozi sul territorio italiano e tutti a corto di prodotto. Non sappiamo dire se sia il vero inizio di una nuova era, ma per il momento ci sono pochi dubbi circa il giro di affari che si sta smuovendo.
Fonte: ansa.it