Il cannibalismo è considerato un tabù in tutte le società moderne, ma in passato, in alcuni luoghi più che in altri, è stata una pratica messa in atto. Le motivazioni dietro a tale pratica, al contrario di quel che si pensa, erano più di natura spirituale o religiosa. Ovviamente il nutrirsi di carne umana avveniva anche in caso di situazioni estreme in cui non c’era altra fonte di nutrimento e questo potrebbe capitare ancora. Secondo lo scienziato comportamentale Magnus Söderlund gli effetti del cambiamento climatico potrebbe portare l’uomo ad adottare una dieta del genere.
Le conseguenza sull’agricoltura dello stravolgimento climatico saranno devastanti e anche per gli allevamenti intensi la situazione potrebbe non essere migliore, oltre al fatto che stanno contribuendo in gran parte all’effetto serra. Una soluzione che ormai si conosce da anni è il nutrirsi di insetti come cavallette o vermi, ma oltre a quest’ultimi anche i cadaveri potrebbero venir vesti come una valida alternativa.
Ovviamente questo scenario è preoccupante e infatti Genevieve Guether, direttore di un’organizzazione no profit che lotta diffondere maggiormente i rischi legati ai cambiamenti climatici, End Climate Science, ha espresso un altro parere: “Suggerire che il cannibalismo è una soluzione ai cambiamenti climatici è tanto grave quanto la negazione del clima stesso. Non penso che dovrebbe essere nemmeno intrattenuto in modo serio, ma esposto come una sorta di propaganda che ci rende solo più difficile trasformare il mondo nei modi in cui abbiamo bisogno.”
In passato i Neanderthal sono stati spinti al cannibalismo a seguito di un periodo di surriscaldamento anomalo. Ovviamente la società attuale è molto più avanzata, ma in un certo è anche più fragile. Nel momento della stesura di questo articolo, le 11:42 di sabato 14 settembre la popolazione globale ammonta a 7,730,258,407 individui. Il numero continuerà ad aumentare e sarà difficile riuscire a garantire il numero minimo di calorie necessarie a tutti.
Le ultime parole di Guether: “Se arriviamo al punto in cui guardiamo i cadaveri umani alla ricerca di fonti alimentari, avremo maggiori problemi tra le mani. Significa che non siamo riusciti a mitigare la crisi climatica.”
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