Dicono che la carne del futuro sarà quella coltivata in laboratorio. Se ciò accadrà, significherà un miglioramento per l’ambiente del nostro pianeta perché non ci saranno così tante emissioni di CO2. Inoltre, la produzione di questo tipo di prodotti a base di carne non richiede molte risorse. Pertanto, si potrebbe produrre molta più carne e nutrire l’intero pianeta.
Ciò significa che la carne coltivata in laboratorio potrebbe risolvere sia i problemi ambientali che quelli alimentari che il mondo deve affrontare.
Una carne da provare?
Attualmente sono già diversi i laboratori che si stanno cimentando nella coltivazione della carne artificiale. La maggior parte di loro produce carne da cellule muscolari di pollo o di mucca.
Le cellule staminali utilizzate per produrre carne artificiale possono essere prelevate da una bistecca o da un animale vivo. Con queste poche cellule si possono coltivare più di 10 tonnellate di carne bovina o di pollo e il prodotto a base di carne ottenuto da questo processo ha l’aspetto di una normale carne macinata.
Ma la carne coltivata in laboratorio ha le sue controversie
Uno dei laboratori che si sta dilettando nella creazione di carne artificiale è la startup californiana Upside Foods. Questo utilizza vere cellule animali, non animali macellati. I fautori di questa tecnologia sostengono che il passaggio alla carne coltivata affronterebbe alcune delle preoccupazioni etiche sul benessere degli animali nei sistemi alimentari prodotti in serie, mitigando al contempo gli impatti ambientali della produzione di carne.
Ma questa proposta ha i suoi detrattori. È il caso di Ronald Sandler, professore di filosofia alla Northeastern University e direttore dell’Institute of Ethics di quell’istituto. Non è sicuro che la carne creata in laboratorio supererà tutti i problemi etici che circondano il consumo di carne.
Attualmente esistono altre alternative alla carne che soddisfano i requisiti etici. Tuttavia, le controversie rimangono e si approfondiscono man mano che l’allevamento di carne diventa un’alternativa più tangibile.
Per i detrattori, l’allevamento della carne non è un processo eticamente migliore. Inoltre, è solo un altro alimento altamente trasformato. E anche la sostituzione di un prodotto a base di carne con un altro non risolve i problemi di salute che derivano dalla carne altamente lavorata. Detrattori come Sandler ritengono che dal punto di vista etico, ambientale e alimentare, il modo migliore per produrre carne sia attraverso gli allevamenti locali. Questa alternativa sarebbe più etica perché garantirebbe il benessere degli animali, ma sarebbe anche più rispettosa dell’ambiente e più sana per il consumo.