Cecità, nuova terapia sui topi dà nuove speranze

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Un team di scienziati dell’UC Berkeley ha utilizzato una terapia genetica rivoluzionaria per aiutare i topi ciechi a ottenere la vista. E alcuni membri del team pensano che la stessa terapia potrebbe eventualmente essere utilizzata per aiutare a curare la cecità negli esseri umani.

Un mese fa il team ha iniettato un gene recettore a luce verde negli occhi dei topi ciechi. E questi ultimi hanno mostrato segni di vista e di essere in grado di identificare e navigare intorno agli ostacoli con la stessa facilità dei topi senza problemi di vista.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature il 15 marzo.

Anche i topi che hanno ricevuto la terapia genica sono stati in grado di rilevare il movimento e i cambiamenti di luminosità, riconoscere i pattern e vedere abbastanza dettagli su un iPad per distinguere le lettere.

Il gene, chiamato “medium wavelength cone opsin (MW-ospin rd1)” e rilasciato da un virus inattivato iniettato nell’occhio, ha il potenziale per ripristinare la vista abbastanza da muoversi senza assistenza, leggere o guardare video.

 

Gene ridà vista ai topi: tra quanto tempo sarà provato negli esseri umani?

“Tra tre anni questo gene potrebbe essere iniettato negli esseri umani”

ha detto Ehud Isacoff, professore universitario di biologia molecolare e cellulare dell’Università di Berkeley e uno degli autori dello studio. Riferendosi a quanto presto il trattamento potrebbe essere testato negli studi clinici.

“L’unica cosa che deve essere fatta al fine di raggiungere ciò, a questo punto, è di elaborare i dettagli del meccanismo di consegna del gene.”

Ovvero, adattarlo dai topi agli esseri umani.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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