La celiachia è una malattia che negli anni ha avuto un’incidenza sempre maggiore e per questo gli studi in merito sono aumentati e di conseguenza anche le scoperte in merito. Per esempio, una nuova ricerca condotta da un gruppo di ricercatori svedesi ha evidenziato come un ruolo fondale viene svolto dall’alimentazione nei neonati. Per la precisione, se a partire da 6 mesi i bambini a rischio di contrarre tale malattia, per diverse cause, mangiano molto glutine allora la possibilità di contrarla aumenta.
Lo studio ha preso in esami diversi bambini a rischio e sono stati monitorati fino al loro quinto anno. Se l’alimentazione presenta più glutine della media allora l’aumento della possibilità è di circa il 7%. In ogni caso, come detto, questo non è l’unico studio che si è concentrato sulla patologia e di scoperte ne sono state fatte tante.
La ricerca ha studiato i bambini che secondo la genetica risultavano più vulnerabili a contrarla. La parte forse più sorprendente è che i geni che portano a tali vulnerabilità sono presenti nel 40% della popolazione. Dei bambini presi in esame solo il 18% ha sviluppato un autoimmunità grazie ad alcuni anticorpi presenti nel sangue. Il picco dell’incidenza è stato registrato tra i due e i tre anni.
Ci vuole veramente poco per facilitare la comparsa della malattia. Apparentemente basta un grammo al giorno in più di glutine rispetto alla media dell’alimentazione consigliata, il che equivale ad una singola fetta di pane. Ecco alcune dichiarazioni degli autori: “Un maggiore apporto di glutine durante i primi cinque anni di vita era associato ad un aumento statisticamente significativo dei rischi di autoimmunità della celiachia e celiachia nei bambini geneticamente predisposti.”
“Il glutine è contenuto nel grano, nell’orzo e nella segale, ed è presente anche nel pane, in molti cereali per la colazione, pasta, torte, pasticcini e biscotti. Non possiamo usare questi risultati per formulare raccomandazioni su come nutrire tutti i bambini, perché la grande maggioranza dei bambini piccoli può mangiare glutine senza avere un aumentato rischio di celiachia.”
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