Justine Haupt, una giovane ingegnere spaziale che lavora al Brookhaven National Laboratory di New York, ha trascorso gli ultimi tre anni a sviluppare un cellulare anti-smartphone. Il dispositivo portatile vanta un “disco rotante” come quello dei primi telefoni a cornetta ed è sprovvisto di touchscreen, menu o altre funzioni superflue.
La prima versione dell’anti-smartphone di Haupt è stata realizzata utilizzando una scheda radio per cellulare. Man mano che il progetto procedeva, ha escogitato un modo per renderlo compatto, per visualizzare le chiamate perse su un piccolo display e per garantire che il dispositivo potesse essere smontato e riparato se necessario.
Tornare al passato per contrastare il futuro
Se il “Rotary Cellphone” può sembrare una novità divertente, Haupt afferma che non è questo il punto. Tutto, dall’antenna rimovibile ai tasti di selezione rapida, è utile per combattere la dipendenza dai dispositivi su cui molti di voi staranno leggendo questo articolo proprio ora.
“In un mondo pieno di gente iperconnessa che usa telefoni di cui non ha controllo o comprensione, volevo qualcosa che fosse interamente mio, personale e assolutamente tattile, dandomi anche una scusa per non mandare messaggi“, scrive Haupt sul suo sito web.
Il telefono a “disco rotante” funziona a batteria ed è stato stampato in 3D. Qui trovate il design open source del “Rotary Cellphone” qualora decideste anche voi di posizionarvi in prima linea contro l’inquinamento da smartphone.
Cosa ne pensate? Cellulare vintage o smartphone moderno? A voi l’ardua sentenza.