Che cosa sono i terremoti? Quali sono le cause?

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Insieme agli tsunami e alle eruzioni vulcaniche, i terremoti sono tra le catastrofi naturali più distruttive. Si verificano quando il materiale roccioso nelle profondità sotterranee si sposta improvvisamente, facendo tremare il terreno sopra di esso e nelle vicinanze.

Forti terremoti devastano intere regioni, rimodellando il terreno, distruggendo edifici ed altre strutture, causando pertanto il ferimento o la morte di un elevato numero di persone.

Si ritiene che il peggior terremoto mai registrato, avvenuto nella provincia cinese dello Shaanxi nel 1556, abbia ucciso 830.000 persone. Il terremoto con il maggior numero di vittime negli Stati Uniti è stato quello di San Francisco avvenuto nel 1906: 3.000 persone rimasero uccise mentre metà della popolazione urbana non aveva più una casa.

 

Che cosa provoca i terremoti?

Il terremoto, detto anche sisma, si verifica lungo il punto di rottura delle rocce sotterranee che compongono la crosta terrestre. Normalmente, gli strati di roccia su entrambi i lati di queste zone, o faglie, sono mantenuti in posizione dall’attrito. Ma quando le sollecitazioni meccaniche sono maggiori dell’attrito, le rocce scivolano e liberano enormi quantità di energia che avvertiamo sotto forma di sisma.

I terremoti più distruttivi si verificano ai margini delle placche tettoniche, gigantesche lastre rocciose che galleggiano su strati di roccia fusa nelle profondità della Terra. Sono circa una dozzina le placche tettoniche che compongono la superficie terrestre e i fondali oceanici.

Le placche tettoniche si muovono continuamente e, durante il loro movimento, i bordi sono sottoposti a sforzi”, spiega John Vidale, un sismologo della University of Southern California a Los Angeles. “Quando la soglia di sforzo raggiunge un livello critico, si verificano i terremoti”.

 

Dove colpiscono i terremoti?

Le faglie sono comuni nelle zone di subduzione, dove le placche tettoniche si muovono lentamente l’una sotto l’altra. Negli Stati Uniti, esistono importanti zone di subduzione nella regione della Cascadia, lungo la costa del Pacifico nordoccidentale, e nelle Isole Aleutine. Infatti i terremoti sono comuni in queste regioni.

Sono frequenti anche in California, ovviamente, ma non sono causati dalle faglie in una zona di subduzione tettonica. La celebre faglia di San Andreas si classifica come trascorrente: gli strati di roccia scorrono orizzontalmente uno sopra l’altro anziché verticalmente, come spiegato da Vidale.

Nell’Oceano Pacifico sono presenti zone di subduzione di diverse placche tettoniche. Di conseguenza, sia i terremoti che le eruzioni vulcaniche sono comuni nel cosiddetto Anello di fuoco, una regione a forma di ferro di cavallo che coincide approssimativamente con il perimetro dell’oceano. La regione comprende parti della Nuova Zelanda, Micronesia, Indonesia, Filippine, Giappone, Russia, Isole Aleutine, la costa del Pacifico del Nord America, Messico, America Centrale, Perù e Cile.

 

Che cos’è la scala Richter?

La scala di magnitudo Richter fu introdotta nel 1935 dallo scienziato americano Charles Richter, ma è stata sostituita da classificazioni di terremoti più avanzate, che impiegano una scala da 1 a 10.

L’agenzia U.S. Geological Survey riporta i livelli di forza del terremoto secondo la cosiddetta scala di intensità Mercalli Modificata. Qualsiasi registrazione al di sotto del quarto grado sulla scala è un sisma debole che provoca danni minimi o nulli. I terremoti con grado d’intensità pari a 5 sono moderati, in grado di rompere i piatti. I terremoti con grado d’intensità 6 e 7 possono spostare mobili e danneggiare gli edifici. Un grado 8 sulla scala può causare il crollo di camini e pareti. I terremoti del nono grado possono scuotere grandi edifici sin dalle fondamenta. I terremoti con grado d’intensità 10 possono distruggere interi edifici e piegare i binari ferroviari.

 

I terremoti stanno diventando più frequenti?

A partire dal terremoto del 2004 di Sumatra, che ha causato un devastante tsunami nell’Oceano Indiano, i sismologi hanno notato un aumento del numero di grandi terremoti in tutto il mondo. Ma ciò non significa che saranno più frequenti in futuro, secondo Vidale.

Ci troviamo spesso a discutere se viviamo in un periodo di grandi terremoti o meno“, dice. “Tuttavia, direi di no. Sembra che si tratti solo di una coincidenza. Ma c’è l’idea che negli ultimi 15 anni si siano verificati molti dei maggiori terremoti”.

 

I terremoti possono essere previsti?

Le mappe di pericolosità sismica possono mostrare dove è probabile che si verifichino i terremoti e quanto sono potenti. Ma finora, è impossibile prevedere con precisione i terremoti. Vidale afferma che gli scienziati sono pessimisti circa le possibilità di sviluppare una metodologia accurata di previsione del sisma in tempi brevi, sebbene l’USGS stia testando un sistema di allarme rapido per la costa occidentale. Chiamato ShakeAlert, il sistema è progettato per dare alcuni secondi di preallarme prima che le scosse di un grande terremoto colpiscano un’area.

 

Che cosa fare per stare al sicuro durante un terremoto?

L’USGS elenca le regole di sicurezza per rimanere al sicuro, così come il Dipartimento per la sicurezza nazionale. Si esortano i cittadini a rimanere in casa, se possibile, e a cercare riparo sotto una scrivania robusta o un tavolo, e al tempo stesso rimanendo lontani da finestre, caminetti, mobili pesanti ed elettrodomestici.

Le persone all’aperto dovrebbero stare lontane dalle linee elettriche e dagli edifici. Gli automobilisti sono tenuti ad accostare e fermarsi per tutta la durata del terremoto, e a fare attenzione alle rocce cadute e alle fratture nel manto stradale quando riprendono la guida.

Le norme di costruzione nelle regioni soggette a terremoti aiutano a ridurre il rischio di crolli edilizi, e sono quindi un altro strumento importante per proteggere le persone e limitare i danni alle proprietà durante un sisma.

Lavoriamo su tutti i fronti“, afferma Vidale. “Lavoriamo su edifici su scala decennale, attraverso regolamenti edilizi e misure di adeguamento sismico. Ma allo stesso tempo, stiamo provando a creare mappe dei pericoli ancora migliori, in modo tale che le persone sappiano a cosa devono essere preparate“.

 

Traduzione di Maria Chiara Sbragaglia 

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