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Chi passa più tempo davanti a un display: genitori o adolescenti?

Se pensi che tuo figlio trascorra molte ore online, dovresti guardarti allo specchio prima di criticare. Secondo un nuovo sondaggio, i genitori passano molto tempo connessi ai dispositivi ogni giorno come gli adolescenti e tre ore in più al giorno rispetto ai preadolescenti.

L’indagine, finanziata da Common Sense Media, un’organizzazione no-profit che aiuta i genitori, educatori e bambini e negoziare con i media e le tecnologie organizzazione, ha scoperto che i genitori di preadolescenti e adolescenti trascorrono più di nove ore al giorno, in media, di fronte ai display. Più dell’80% delle volte è per piacere, non per lavoro, e i genitori guardano la televisione, giocano ai videogiochi, navigano sui social network o siti Web o fanno altre cose sul computer, sul telefono o sul tablet.

L’anno scorso, in un sondaggio tra bambini e adolescenti tra gli 8 e i 18 anni, Common Sense Media ha scoperto che gli adolescenti trascorrono lo stesso tempo – circa nove ore al giorno in media – davanti ai loro dispositivi o schermi. I preadolescenti, identificati come bambini tra 8 e 12 anni, trascorrono circa sei ore in media. “Penso che questo ci dice che (i genitori) non sono così diversi dai bambini“, ha dichiarato Michael Robb, direttore della ricerca di Common Sense Media.

Eppure, il 78% dei genitori ritiene di essere un buon esempio per i propri figli quando si tratta di tecnologia e consumo dei media, secondo un’indagine nazionale di quasi 1.800 genitori di bambini di età compresa tra 8 e 18 anni. Questa è la prima indagine di Common Sense Media che si concentra sull’uso e l’atteggiamento dei genitori. 

 

I genitori, un buon esempio

Perdere ore e ore del giorno. E’ questo che si sentono di affermare gli stessi genitori che realizzano il problema e vedono cosa potrebbe accadere anche ai miei figli. La consapevolezza rende più responsabili i genitori che, di rimando, cercano di evitare quanto accade a loro stessi.

Pianificare il tempo in cui si può navigare sui social e quello, sano, trascorso con i propri figli. Questo potrebbe già essere un primo passo. 

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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