Donald Trump, si è espresso in merito all’idea di “chiudere Internet vietando l’ingresso della comunità musulmana negli USA”.
Donald Trump, Internet Offline e blocco totale
In queste ore Donald Trump, candidato americano alle presidenziali del 2016, ha manifestato la propria volontà di perseguire una politica isolazionista su tutti fronti applicando le medesime condizioni anche nei confronti del mondo internet. Chiusura totale dei social media e dell’informazione che viaggia attraverso la rete in modo da arginare il fenomeno estremista che ha origine in medio oriente e che promette di assediare gli USA.
Ciò pone in chiara luce un aspetto deleterio da parte di tale personalità che, al contrario, dovrebbe incoraggiare oggi più che in passato la libertà di parola. Pronta l’indignazione pubblica in tutta risposta ad un simile atteggiamento. D’altro canto non si può penalizzare un’intera nazione tagliandola fuori dal mondo globalizzato e civilizzato benché in passato sia già avvenuto in altre parti del mondo (ricordiamo l’Egitto nel 2011 o la Corea del Sud).
La conferenza tenutasi in South Carolina è stata condannata dall’amministrazione Obama oltre che da Francia e Regno Unito e dal popolo della rete. In tal modo la situazione non troverà una concreta risoluzione ma verrà vista come un buon punto di ancoraggio sul quale alimentare l’odio reciproco. Per converso invece, le vie di comunicazioni dovrebbero essere sempre più aperte e chiudere Internet non è un buon modo di risolvere le cose. Molte fazioni estremiste infatti sono state recentemente sgominate proprio grazie al lavoro svolto sui social media in particolare su Twitter, Facebook e Telegram. Sono questi i mezzi attraverso cui combattere la minaccia al terrorismo. Fronteggiare una guerra sul piano diplomatico è consigliabile rispetto ad un conflitto dettato dall’odio.
Tentare di escludere Internet in America è una mossa che, rispetto ad altre nazioni totalitarie come la Cina, risulta quasi impossibile visto che ogni territorio degli Stati Uniti gestisce i propri ISP in modo indipendente. Colossi come Comcast, (CMCSA) Time Warner Cable (TWC) ed altre grandi aziende votate all’ultra broadband difficilmente procederanno ad una chiusura totale visto che forniscono servizi su torri radio cellulare ed in fibra ottica alla maggior parte del paese.
Bloccare Internet all’estero
Ancora più difficile sarebbe ipotizzare un blocco delle comunicazioni verso l’esterno. In questi casi infatti richiedere l’interruzione dei servizi Web per alcune aree risulterebbe quanto meno difficile a meno di una tacita collaborazione tra i server locali ed i client esterni.
Voi cosa ne pensate? Credete davvero che, in un paese dove la libertà è al di sopra di tutto, tutto ciò possa realmente concretizzarsi? – Fonte: MoneyCNN