Più di un secolo dopo il suo naufragio, i resti di quella che è considerato l’ultima nave che ha trasportato schiavi africani in America sono stati trovati in Alabama. Questa settimana, la Commissione storica dell’Alabama ha annunciato di aver trovato nel fiume quelli che si stima possano essere i resti della Clotilda, la nave che nel 1860 trasportò 110 africani negli Stati Uniti, mezzo secolo dopo che l’importazione di schiavi era stata vietata. E fu bruciata, per ordine del suo capitano, William Foster.
Anche se non ci sono resti del nome Clotilda nei resti trovati, la squadra di ricercatori ha effettuato prove che li hanno portati ad affermare che è la nave, secondo i documenti storici, dopo aver navigato per quattro mesi nell’Atlantico, è stata bruciata per nascondere il prova del crimine. I resti trovati a giugno dello scorso anno, infatti, mostrano tracce di bruciature evidenti, diventando così uno degli indizi principali che gli investigatori hanno seguito.
La Clotilda fu l’ultima nave di cui si hanno documenti del fatto che si trasportavano schiavi dall’Africa negli Stati Uniti, un Paese che vietò le importazioni nel 1808. L’annuncio del ritrovamento dell’imbarcazione è stata accolta con giubilo dai discendenti delle vittime dello sfortunato viaggio, che riflette “uno dei periodi più bui della storia moderna“, come ha dichiarato il direttore esecutivo della commissione Lisa Demetropoulos Jones. “I discendenti dei sopravvissuti di Clotilda hanno sognato di questa scoperta per generazioni“.
Gli africani trasferiti come schiavi e sopravvissuti al fuoco e al naufragio della nave hanno sollevato una comunità a Mobile, in Alabama, chiamata Africatown. Uno degli ultimi sopravvissuti della Clotilda era Cudjoe Lewis, che è stato intervistato nel 1927 dall’antropologo Zora Neale Hurston. Fu lui stesso a raccontare gli orrori che ha vissuto durante quel viaggio fatale e, solo successivamente, il ricercatore incluso i suoi racconti nel suo libro Barracoon.
Un anno fa, un gruppo di archeologi pensò di aver trovato i resti della Clotilda, ma dopo diversi test i ricercatori capirono che non si trattava di quella maledetta nave. Solo in seguito capirono che ciò che era rimasto della Clotilda si trovava in un’area paludosa infestata da coccodrilli e serpenti d’acqua.
L’Alabama ha recentemente inaugurato il National Museum in Tribute to Peace and Justice, che mostra la presenza ben radicata della schiavitù e più di 4.000 linciaggi sofferti dagli afro-americani in uno dei periodi più bui della storia degli Stati Uniti.
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