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Antichi coccodrilli potevano correre su due piedi come gli struzzi

Gli scienziati sono rimasti sorpresi quando hanno scoperto che alcuni antichi coccodrilli erano in grado di muoversi su due piedi. Le prove arrivano da tracce fossili perfettamente conservate rinvenute in Corea del Sud. Queste impronte profonde sui 18-24 cm sono state lasciate probabilmente nei sedimenti fangosi che circondavano un lago nel Cretaceo primitivo, 110-120 milioni di anni fa.

Il team internazionale dietro la scoperta afferma che la ricerca cambierà la nostra percezione dei coccodrilli. “Le persone pensano ai coccodrilli come animali piuttosto tranquilli. Oziano tutto il giorno sulle rive del Nilo o vicino ai fiumi del Costa Rica. Nessuno pensa potrebbe mai pensare che queste creature un tempo potessero correre come uno struzzo o un T-Rex”, ha riferito Martin Lockley, professore dell’Università del Colorado, negli Stati Uniti.

Lo studio susciterà sicuramente un vivace dibattito. Non tutti i ricercatori accetteranno l’interpretazione del team. Il prof. Lockley e colleghi hanno assegnato il nome Batrachopus grandis all’animale che ha lasciato le tracce, sebbene non ne siano ancora stati scoperti resti fisici.

Il riconoscimento dell’esistenza della creatura si basa esclusivamente sulle stampe fossili. Questi hanno una forma molto simile, anche se molto più grande, a quelle del Batrachopus crocs che visse decine di milioni di anni prima nel Giurassico. Tuttavia quelle bestie erano quadrupedi e quindi camminavano su quattro zampe. L’unica interpretazione logica rimane che le tracce rinvenute facciano riferimento ad un bipede.

Le tracce scoperte indicano che i coccodrilli potevano camminare in postura eretta

La profondità delle impronte fatte dal tallone supporta anche l’idea di una postura più eretta. Sembrava come se il coccodrillo fosse in equilibrio su una corda tesa. Inoltre l’assenza di impronte anteriori e di segni di trascinamento della coda, confermerebbe l’ipotesi del bipede.

Questi antichi coccodrilli si muovevano allo stesso modo di molti dinosauri, ma le impronte non sono state fatte da loro. Solitamente queste creature così come i discendenti degli uccelli camminano sulle loro dita. I coccodrilli al contrario poggiano tutto il piede a terra facendo pressione sul tallone, così come fanno gli umani.

Per il Prof Lockley, le nuove tracce aiutano anche a reinterpretare una pista sudcoreana che lui e altri colleghi hanno descritto otto anni fa. Nel 2012, il team ha pensato che una serie di rientranze meno definite avrebbero potuto essere lasciate da versioni giganti dei rettili volanti conosciuti come pterosauri.

È ampiamente riconosciuto che questi animali si trascinavano in avanti quando erano a terra usando i loro piedi e le loro mani, come un pipistrello. Secondo il professor Lockley le tracce invece facevano riferimento ad un batrachopus bipede. Le tracce di Batrachopus grandis sono riportate nella rivista Scientific Reports.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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